Il 21 marzo scorso l'hub aereo più trafficato d'Europa è rimasto chiuso per circa 18 ore dopo che un incendio nella sottostazione di North Hyde, nella zona ovest di Londra, ha interrotto l'alimentazione dell'aeroporto
L'incendio che ha causato la cancellazione di oltre 1.300 voli all’aeroporto londinese di Heathrow lo scorso marzo, è stato provocato da un guasto tecnico evitabile, individuato quasi sette anni prima, secondo un rapporto pubblicato mercoledì.
Il rapporto del National Energy System Operator rileva che nel luglio 2018 era stata registrata una "elevata umidità" in campioni di olio prelevati nella sottostazione a ovest di Londra. Tuttavia, non furono adottate misure per sostituire gli isolatori elettrici, noti come boccole.
Secondo i risultati, l’incendio di marzo è stato causato da un "guasto catastrofico" in uno dei trasformatori, "molto probabilmente dovuto all’umidità penetrata nella boccola, che ha provocato un cortocircuito" con conseguente incendio dell’olio.
Il rapporto evidenzia inoltre che Heathrow ha sottovalutato la possibilità di perdere una delle tre fonti di alimentazione. Di conseguenza, "la rete di distribuzione elettrica interna non era progettata o configurata per sfruttare la presenza di più punti di rifornimento e garantire un rapido ripristino in caso di interruzione".
Il Segretario all’Energia, Ed Miliband, ha definito i risultati "profondamente preoccupanti".
Il regolatore del settore energetico, Ofgem, ha avviato un’indagine per verificare se l’operatore della sottostazione, National Grid Electricity Transmission, abbia violato le condizioni di licenza, ha spiegato Miliband.
National Grid ha dichiarato che la Gran Bretagna dispone "di una delle reti più affidabili al mondo, e eventi di questo tipo sono rari". L’azienda ha un programma completo di ispezione e manutenzione e ha adottato ulteriori misure dopo l’incendio.
Il 21 marzo, l’hub aereo più trafficato d’Europa è rimasto chiuso per circa 18 ore, dopo che la notte precedente un incendio alla sottostazione di North Hyde, nell’area ovest di Londra, ha interrotto l’alimentazione dell’aeroporto.
Più di 270.000 passeggeri hanno subito disagi nei loro viaggi.
La polizia antiterrorismo ha inizialmente aperto un’indagine sull’incendio, verificatosi in un periodo di massima allerta europea contro possibili sabotaggi di matrice russa.
Sebbene sia stato rapidamente escluso un atto di vandalismo o sabotaggio, l’impatto significativo dell’incendio ha sollevato dubbi sulla resilienza del sistema energetico britannico di fronte a incidenti, disastri naturali o attacchi.
Il governo ha ordinato un’indagine per trarre "lezioni più ampie sulla resilienza energetica delle infrastrutture critiche nazionali".