In un'intervista a Euronews la commissaria europea per i Servizi finanziari e l'Unione per il risparmio e gli investimenti prefigura uno scenario di riduzione dei fondi di coesione per i Paesi attualmente beneficiari con l'allargamento dell'Ue
I fondi di coesione europei potrebbero risentire di un cambiamento delle priorità europee. L'avvertimento arriva dalla commissaria europea per i Servizi finanziari e l'Unione per il risparmio e gli investimenti. Maria Luís Albuquerque ammette lo scenario di una riduzione a medio termine.
"I fondi destinati alla convergenza economica - ossia per sostenere gli Stati membri e le regioni in ritardo di sviluppo, ndr - hanno a che fare con la distanza di ciascuno di noi dalla media. Con l'ingresso di nuovi Paesi da livelli inferiori, la media si sposta e così la nostra posizione relativa", afferma Albuquerque.
La commissaria avverte che Paesi come il Portogallo o la Spagna - che ora festeggiano i 40 anni dall'ingresso nell'Unione europea - devono prepararsi a passare da beneficiari a contributori netti.
"Tutti i Paesi che ricevono questo sostegno restituiscono la loro capacità di sviluppo e di crescita. E direi che l'ambizione di ogni Paese dovrebbe essere quella di smettere di essere un beneficiario netto e diventare un contributore netto. Perché ciò significa davvero essere più ricchi, il che è, credo, ciò che tutti vogliamo e che l'Europa ci ha aiutato a costruire", ha sottolineato.
Nell'intervista rilasciata a The Europe Conversation, Maria Luís Albuquerque ha analizzato anche le sfide che il sistema finanziario europeo deve affrontare.
Sostiene che i consumatori dovrebbero investire i loro risparmi in investimenti finanziari europei a medio e lungo termine, anche se con qualche rischio, e riconosce le fusioni nel settore bancario europeo come una soluzione per consentire all'Europa di guadagnare scala nei mercati internazionali.