Secondo le stime della Commissione europea, le nuove modifiche alle norme agricole dell'Ue potrebbero far risparmiare agli agricoltori fino a 1,58 miliardi di euro all'anno, ma continuando a rendere più flessibile l'architettura dell'agricoltura verde dell'Ue
L'ultima di una serie di ampie iniziative di semplificazione, definite pacchetti "omnibus" durante il secondo mandato di Ursula von der Leyen, è stata presentata oggi a Bruxelles e si concentra sull'agricoltura.
Le misure sono volte a ridurre quelli che la Commissione considera inutili oneri amministrativi nell'attuazione della Politica agricola comune (Pac), il quadro di riferimento dell'Ue per le sovvenzioni all'agricoltura.
Meno controlli nelle aziende agricole, le proposte della Commissione Ue
Le modifiche mirano a snellire i controlli nelle aziende agricole e i requisiti di rendicontazione, affrontando le sovrapposizioni in settori quali i regolamenti sull'agricoltura biologica e le condizioni ambientali.
"Questo pacchetto è molto più di una semplice semplificazione. Si tratta anche di stimolare la competitività, aumentare la resilienza del settore e, naturalmente, la digitalizzazione", ha dichiarato il commissario europeo per l'Agricoltura Christophe Hansen.
Tra le proposte, le amministrazioni nazionali saranno incoraggiate a sviluppare sistemi digitali interoperabili che aderiscano al principio "comunica una volta, usa più volte".
Ciò consentirebbe agli agricoltori di presentare i propri dati attraverso un'unica piattaforma, riducendo le pratiche burocratiche, i costi e migliorando la gestione complessiva dell'azienda.
Con questo pacchetto di riforme, la Commissione prevede di far risparmiare agli agricoltori fino a 1,58 miliardi di euro all'anno e alle amministrazioni nazionali circa 210 milioni di euro.
La Commissione Ue accusata di fare marcia indietro sulla transizione verde
Uno degli aspetti più discussi della riforma è il percepito allentamento delle condizioni ambientali vincolanti legate ai finanziamenti della Pac, una mossa vista come una risposta alle diffuse proteste degli agricoltori dello scorso anno.
La Commissione ha tuttavia insistito sul fatto che non sta smantellando l'architettura verde della Pac e che otto delle nove condizioni ambientali rimarranno in vigore, ma saranno ora attuate in modo più pragmatico. Ciò significa che gli Stati membri potranno raggiungere gli obiettivi dell'Ue attraverso norme nazionali equivalenti.
"Se le condizionalità si sovrappongono ai requisiti nazionali obbligatori esistenti, li considereremo equivalenti. Non verranno imposti obblighi aggiuntivi agli agricoltori", ha dichiarato Hansen in una conferenza stampa.
Il commissario ha aggiunto che la Commissione ha dovuto affrontare le difficoltà di applicare standard ambientali uniformi in un settore agricolo diversificato e sta ora adottando un approccio più territoriale e personalizzato.
Il deputato austriaco dei Verdi Thomas Waitz ha risposto con cautela: "Una maggiore flessibilità per gli Stati membri non deve andare a scapito della protezione dell'ambiente e della salute pubblica, soprattutto in presenza di rischi crescenti come l'inquinamento delle acque causato da pesticidi e fertilizzanti".
I critici sostengono che l'Ue stia facendo marcia indietro rispetto ai suoi impegni ecologici, mentre altri vedono in questa scelta una risposta pragmatica a una strategia che non è riuscita a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.
Finanziamenti alle piccole aziende agricole per migliorare la competitività
Il pacchetto segna un cambiamento significativo nel modo in cui l'Ue intende gestire l'agricoltura, ponendo le basi per la prossima proposta sulla Pac post-2027, che dovrebbe seguire la presentazione del bilancio a lungo termine dell'Ue.
Per sostenere i piccoli agricoltori, la soglia per i pagamenti forfettari annuali sarà raddoppiata da 1.250 a 2.500 euro. Inoltre, una nuova opzione di finanziamento semplificato consentirà alle piccole aziende agricole di ricevere fino a 50mila euro per migliorare la loro competitività.
Gli agricoltori colpiti da calamità naturali o da epidemie di malattie animali beneficeranno di pagamenti di crisi più consistenti nell'ambito dei piani strategici nazionali della PAC, supportati da strumenti di gestione del rischio più flessibili.
La riserva agricola dell'Ue sarà ora riservata esclusivamente alle perturbazioni del mercato a livello europeo, piuttosto che a eventi nazionali come le gelate, per garantire un uso più mirato dei fondi.
Gli Stati membri avranno anche un maggiore margine di manovra per rivedere i loro piani strategici nazionali, ovvero le tabelle di marcia annuali che le capitali dell'Ue inviavano a Bruxelles per raggiungere gli obiettivi della Pac. Solo le modifiche strategiche richiederanno l'approvazione preventiva della Commissione, accelerando il processo che consentirà agli agricoltori di beneficiare dei cambiamenti.
La proposta legislativa sarà ora presentata al Parlamento europeo e al Consiglio per l'adozione.