Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Conclave, Dominique Mamberti: chi è il cardinale che annuncerà al mondo il nuovo Papa

Dominique Mamberti
Dominique Mamberti Diritti d'autore  Andrew Medichini/AP
Diritti d'autore Andrew Medichini/AP
Di Isidoro Patalano
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button

Figura di spicco nella diplomazia vaticana, Dominique Mamberti avrà l'importante compito di introdurre ai fedeli di tutto il mondo il nuovo Pontefice. Il cardinale ha avuto ruoli importanti presso la Santa Sede fino alla sua nomina a cardinale protodiacono nel 2024

PUBBLICITÀ

Sconosciuto ai più, ma figura di spicco della diplomazia vaticana, Dominique Mamberti è il cardinale protodiacono, cioè colui che avrà il compito di gridare "Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!" (Vi annuncio una grande gioia: abbiamo il Papa!).

Sarà il primo a parlare dal balcone centrale della Basilica di San Pietro per annunciare al mondo il nuovo Pontefice. Non è escluso dalla possibilità di diventare egli stesso Papa - in tal caso il ruolo di protodiacono sarà svolto da un altro cardinale diacono elettore -, ma il suo nome non è tra quelli circolati nei giorni precedenti al Conclave.

Mamberti ha ottenuto l'incarico di cardinale protodiacono a ottobre 2024, essendo diventato il porporato più anziano appartenente all’Ordine dei Diaconi, uno dei tre ordini che compongono il collegio cardinalizio insieme all'Ordine dei Presbiteri e quello dei Vescovi.

Prima di lui avevano svolto gli incarichi da protodiacono il cileno Jorge Arturo Medina Estevez per Papa Benedetto XVI e il francese Jean-Louis Tauran nel 2013 per Papa Francesco.

Ad annunciare Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, entrambi nel 1978, fu il cardinale italiano Pericle Felici.

Dominique Mamberti celebra una messa nell'ultimo dei nove giorni di lutto per la morte di Papa Francesco, Basilica di San Pietro in Vaticano, 4 maggio 2025
Dominique Mamberti celebra una messa nell'ultimo dei nove giorni di lutto per la morte di Papa Francesco, Basilica di San Pietro in Vaticano, 4 maggio 2025 Gregorio Borgia/Copyright 2025 The AP. All rights reserved

Chi è Dominique Mamberti

Francese, 73 anni, nato il 7 marzo 1952 nell'arcidiocesi di Rabat, Marocco, ma è cresciuto in Corsica dove si è trasferito da piccolissimo con i genitori.

Dopo gli studi in legge a Strasburgo e a Parigi, Mamberti si laurea in Diritto canonico all'Università Gregoriana di Roma.

Nel 2002 viene nominato arcivescovo titolare di Sagona, Corsica, poi nunzio apostolico in Sudan e delegato apostolico in Somalia. Nel 2004 ha assunto anche l'incarico di nunzio apostolico in Eritrea.

Nel 2004 è stato chiamato da Joseph Ratzinger alla segreteria di Stato come Segretario per i rapporti con gli stati rappresentando la Santa Sede nelle questioni internazionali, incarico svolto per otto anni prima di essere spostato da Jorge Bergoglio, nel 2014, alla magistratura vaticana per poi essere nominato cardinale l'anno successivo.

È stato "ministro degli Esteri" vaticano con Papa Benedetto prima di essere nominato da Papa Francesco Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, uno dei tre organi giudiziari principali della Santa Sede insieme alla Penitenzieria Apostolica e al Tribunale della Rota Romana.

La carriera diplomatica e gli incarichi giuridici

Dominique Mamberti è considerato in Vaticano anche un esperto di politica internazionale. Come diplomatico della Santa Sede, ha lavorato in Algeria, Cile, all'Onu a New York, in Sudan, Somalia ed Eritrea, e ha trattato con i Paesi del Medio Oriente.

Dominique Mamberti alla 67esima sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite presso la sede dell'Onu, 1 ottobre 2012
Dominique Mamberti alla 67esima sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite presso la sede dell'Onu, 1 ottobre 2012 Frank Franklin II/AP

Per la Santa Sede ha compiuto numerosi viaggi e siglato diversi accordi bilaterali, tra i quali l'accordo con Capo Verde sullo statuto giuridico della Chiesa cattolica nel Paese africano nel 2013 e quello con la Serbia sulla collaborazione nell’insegnamento superiore nel 2014.

La sua nomina a Prefetto è stata vista da alcuni come una mossa per rafforzare il controllo papale sulla magistratura vaticana, soprattutto dopo la rimozione del suo predecessore, il cardinale Raymond Burke, noto per le sue visioni conservatrici.

Le posizioni del cardinale e la sua visione sull'omosessualità

Il cardinale è a favore della tutela della libertà religiosa, dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

Ha spesso condannato il crescente secolarismo della Chiesa. In un'intervista alla Radio Vaticana nel 2013 aveva detto di supportare la legittimità di una clausola di coscienza per i datori di lavoro cristiani che rifiutavano servizi agli omosessuali.

Le sue parole hanno suscitato critiche da parte delle associazioni LGBTQIA+, che le hanno interpretate come una forma di legittimazione della discriminazione.

Secondo alcuni documenti citati dal giornale L'Espresso nel 2011 in merito a un incontro con i vescovi dell'Uganda nel 2009, Mamberti avrebbe commentato diversamente la proposta di legge che prevedeva pene durissime, inclusa la pena di morte, per le persone omosessuali nel Paese africano.

Per l'allora Segretario per i Rapporti con gli Stati, la questione dell'orientamento sessuale sarebbe dovuta ricadere "nella sfera morale e non in quella penale", in un'apparente condanna alla proposta. Le dichiarazioni non furono rese pubbliche e non ci fu una reazione ufficiale della Santa Sede.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Il cardinale Becciu fa un passo indietro: non parteciperà al Conclave

Belgrado pronta alla parata militare che metterà in mostra armamenti e politica estera della Serbia

Il Portogallo riconoscerà lo Stato di Palestina domenica