La Spagna ha ripristinato il 99 per cento dell'elettricità dopo il massiccio blackout di lunedì, ma il caos persiste in stazioni come quella di Madrid-Puerta de Atocha, dove i viaggiatori sono bloccati e i negozi affrontano le perdite economiche
Ventiquattro ore dopo il massiccio blackout che ha lasciato al buio Spagna e Portogallo, entrambi i premier, quello spagnolo Pedro Sánchez e quello portoghese Luís Montenegro, hanno annunciato una commissione indipendente per chiarire le cause.
Sánchez lo ha detto dopo la riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale con il re Felipe VI.
Il premier ha aggiunto che il governo non esclude alcuna ipotesi, anche se l'operatore privato di rete elettrica Red Eléctrica nega quella dell'attacco informatico.
"Stiamo analizzando i registri informatici di Red Eléctrica e anche degli operatori privati per non escludere nessuna ipotesi. Dico questo perché Red Eléctrica ha dichiarato di escludere qualsiasi attacco informatico alla rete di trasporto. Lo valutiamo positivamente, ma in ogni caso la responsabilità del governo spagnolo è quella di condurre un'analisi indipendente", ha affermato il premier spagnolo.
"Si sta lavorando per ottenere i dati e fare le loro analisi. Speriamo che non sia questo il caso e che ci siano altre ipotesi", ha detto Sánchez. "Sarebbe imprudente escludere qualsiasi ipotesi ed è imprudente indicare solo l'una o l'altra"
"Andremo fino in fondo. Se necessario, riterremo gli operatori privati responsabili e adotteremo misure per garantire che ciò non accada di nuovo", ha continuato il premier spagnolo.
"Inoltre, il Consiglio di Sicurezza nazionale ha scelto di chiedere al gruppo europeo di coordinamento elettricità, che dipende dalla Commissione europea, e ai regolatori indipendenti di elaborare da Bruxelles un'indagine indipendente per avere una fotografia molto più chiara e verosimile di quello che è successo", ha aggiunto il premier.
Le parole del premier portoghese
Sulla questione è intervenuto anche il primo ministro portoghese Luís Montenegro che ha annunciato una serie di iniziative che l'esecutivo intraprenderà fin dalle prossime ore.
Tra queste c'è la creazione di una commissione tecnica indipendente composta sia da politici che da specialisti in materia energetica, protezione civile, comunicazioni e salute.
"Il problema che è stato causato non ha a che fare con la nostra mancanza di capacità di produzione e fornitura di energia", ha precisato Montenegro, che ha inoltre annunciato che lo stato d'emergenza energetica non sarà prorogato.
Disagi nelle stazioni: code a Puerta de Atocha
Intanto, la Spagna sta cercando di tornare alla normalità. Con oltre il 99 per cento di elettricità ripristinata, gli sforzi sono concentrati sul ripristino dei servizi essenziali, in particolare del sistema ferroviario.
Tuttavia, le conseguenze hanno creato un caos diffuso, con la stazione di Madrid-Puerta de Atocha affollata da viaggiatori bloccati.
Molti hanno trascorso la notte nella stazione, impossibilitati a tornare a casa a causa della paralisi dei treni dovuta alla mancanza di energia elettrica.
Ad Atocha si sono formate lunghe code, poiché solo il 50 per cento dei treni suburbani di Madrid è operativo.
In regioni come la Galizia, altri incidenti hanno costretto a sospendere nuovamente i servizi.
Un viaggiatore, che ha dovuto passare una notte in più a Madrid, ha raccontato a Euronews di essere stato obbligato a fermarsi "a casa di un amico" e aggiunge che "altri hanno dormito in stazione, c'è caos e Renfe (la compagnia ferroviaria nazionale spagnola, ndr) non ci ha ancora detto nulla".
Nonostante il disordine, si è mostrato comprensivo della complessità della situazione: "Stanno cercando di fare quello che possono", ha risposto
L'impatto del blackout non si è limitato ai trasporti, ma ha colpito anche migliaia di attività commerciali in tutta la Spagna.
Una commessa di Atocha ha descritto le perdite economiche come "enormi". "Non possiamo fare un calcolo preciso, ma è molto poiché noi dipendiamo dalle vendite", dice.
Costrette a chiudere improvvisamente durante il blackout, le attività hanno dovuto affrontare una corsa frenetica per ripristinare l'energia elettrica nei loro locali in una situazione di incertezza. Fino a tarda notte non sono state rifornite.
Le autorità mettono in guardia da "fake news" e truffe
La Polizia nazionale ha esortato il pubblico alla cautela, poiché ha individuato diverse truffe telefoniche che offrono il ripristino della fornitura di energia elettrica e chiedono un numero di conto corrente bancario per poter accedere ai conti delle persone colpite.