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Sospetto drone russo sorvola Centro di ricerca della Commissione Ue a Ispra, cosa sappiamo finora

Interno del Joint Research Centre a Ispra
Interno del Joint Research Centre a Ispra Diritti d'autore  Commissione Ue
Diritti d'autore Commissione Ue
Di Ilaria Cicinelli
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La presenza di un drone di presunta fabbricazione russa nella no fly zone del Centro comune di ricerca della Commissione Ue ha fatto scattare l'allarme domenica. Da capire se il velivolo ha sorvolato la struttura di Ispra allo scopo di raccogliere informazioni sensibili. Indagano gli inquirenti

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Sono molti gli interrogativi sul drone di presunta fabbricazione russa che a marzo avrebbe più volte sorvolato il Centro comune di ricerca europeo della Commissione europea (Joint research centre) a Ispra, in provincia di Varese.

Dopo la segnalazione da parte dei responsabili del Centro, il pool antiterrorismo della procura di Milano ha iscritto un fascicolo con l'ipotesi di reato di spionaggio politico o militare, aggravato dalla finalità di terrorismo per condotte che "possono arrecare grave danno a un Paese o a un'organizzazione internazionale e sono compiute allo scopo di intimidire la popolazione", riporta l'Ansa.

Nel pomeriggio gli inquirenti dell'antiterrorismo della procura di Milano e il Ros dei carabinieri si incontreranno per una riunione operativa.

Gli stabilimenti di Leonardo e il sito Nato a pochi chilometri dal Centro di ricerca

Nonostante sia attiva una no fly zone sopra il Centro di ricerca, per almeno cinque volte il velivolo ha sorvolato l'aerea indisturbato, in apparenza senza che il pilota si preoccupasse di venire individuato.

Non è ancora chiaro per se il dispositivo sia stato pilotato o meno da un'area vicina ma le indagini potrebbero partire proprio dai limitrofi centri addestramento di pilotaggio droni, non distanti dal Lago Maggiore.

A preoccupare gli inquirenti, in particolare, è la possibilità che il drone fosse equipaggiato con strumenti in grado di mappare l'area e raccogliere informazioni sensibili sulla struttura. Per il momento sembra invece esclusa l'ipotesi di ricognizioni sugli stabilimenti dell'azienda leader del settore della difesa in Italia, Leonardo, situati ad appena poche decine di chilometri. Sono invece in corso gli accertamenti sull'eventuale incursione del drone nello spazio aereo sopra il sito dei Nato Rapid deployable corps, a Solbiate Olona.

Il Centro della Commissione Ue è attivo da 65 anni ed è il terzo più grande in Europa, dopo quelli a Bruxelles e Lussemburgo, con all'interno laboratori all'avanguardia destinati alla ricerca in diversi campi, tra cui la sicurezza e l'energia nucleare.

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