Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Turchia: perché si stanno intensificando le proteste dopo l'arresto del sindaco di Istanbul

Un manifestante con una bandiera turca dopo una protesta del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, Istanbul, Turchia
Un manifestante con una bandiera turca dopo una protesta del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, Istanbul, Turchia Diritti d'autore  Emrah Gurel/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Emrah Gurel/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Di Mared Gwyn Jones
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button

La rabbia per la detenzione di Ekrem İmamoğlu è sfociata nelle più accese proteste che hanno colpito la Turchia in oltre un decennio

PUBBLICITÀ

Non si fermano le proteste in Turchia dopo l'arresto mercoledì scorso del sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu con l'accusa di corruzione, da molti considerato il rivale politico del presidente Recep Tayyip Erdogan.

Decine di migliaia di persone hanno sfidato un divieto di protesta di quattro giorni per scendere in piazza, con scontri segnalati tra manifestanti e la polizia turca in assetto antisommossa.

Secondo il Ministero dell'Interno turco, almeno 1.133 manifestanti sono stati arrestati, mentre 123 agenti di polizia sono stati feriti.

Domenica è stato confermato l'arresto di İmamoğlu: il politico insiste che le accuse contro di lui siano politicamente motivate.

L'incarcerazione di İmamoğlu è avvenuta proprio mentre si teneva il ballottaggio per eleggere il candidato alla presidenza del Partito Popolare Repubblicano (Chp), il più antico partito politico turco. Chp ha dichiarato lunedì che quasi 15 milioni di persone hanno votato per İmamoğlu, in una votazione che per la prima volta è stata aperta al pubblico.

Queste cifre non sono state verificate in modo indipendente.

Sebbene il suo arresto non gli impedisca di candidarsi alle prossime elezioni presidenziali del 2028, gli sarà preclusa la possibilità di ricoprire cariche politiche se verrà condannato per le accuse di corruzione mosse contro di lui.

Chi è Ekrem İmamoğlu e perché il suo arresto ha scatenato le proteste

İmamoğlu è una figura popolare e di spicco del Partito Popolare Repubblicano (Chp) e ricopre il ruolo di sindaco di Istanbul dal 2019.

Il Chp è il partito più antico della Turchia, fondato da Mustafa Kemal Atatürk.

İmamoğlu, 54 anni, ha mantenuto il suo ruolo di sindaco di Istanbul alle elezioni comunali dello scorso anno con una vittoria ad ampio margine, mentre il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (Ak) di Erdogan, al governo, ha subito gravi perdite nei principali campi di battaglia urbani.

È considerato da molti la più grande minaccia per i due decenni di governo del presidente Erdogan.

Gli studenti universitari hanno guidato le proteste contro i suoi arresti, indicando un forte sostegno da parte dei giovani elettori.

Erdogan, che è già stato presidente per tre mandati, non può ricandidarsi a meno che non modifichi la costituzione turca.

Le prossime elezioni presidenziali si terranno nel 2028.

Gli studenti universitari protestano dopo l'arresto del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu. Il manifesto recita in turco: "Non ci inchiniamo né al potere né all'illegalità"
Gli studenti universitari protestano dopo l'arresto del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu. Il manifesto recita in turco: "Non ci inchiniamo né al potere né all'illegalità" AP Photo

"Credo che le proteste riguardino in un certo senso İmamoğlu, ma anche la resistenza all'accordo autoritario che si sta trasformando in qualcosa di diverso da ciò che i turchi hanno sottoscritto", ha dichiarato lunedì in un podcast Aslı Aydıntaşbaş, senior policy fellow associato presso l'European Council on Foreign Relations (Ecfr).

Parlando con Euronews, Demir Murat Seyrek, professore aggiunto presso la Brussels School of Governance, ha affermato che Ekrem İmamoğlu è diventato "un simbolo della democrazia in Turchia".

"C'era una grande speranza, soprattutto tra i giovani, che sarebbe stato il prossimo presidente della Turchia e che la democrazia sarebbe tornata, i diritti e le libertà fondamentali sarebbero stati ristabiliti", ha spiegato Seyrek. "İmamoğlu è diventato un simbolo della paura che la gente ha di un maggiore autoritarismo in Turchia".

Quali sono le accuse contro İmamoğlu

Domenica un tribunale ha dichiarato che İmamoğlu è stato incarcerato in attesa di giudizio nell'ambito di un'indagine per "corruzione".

L'ufficio del procuratore turco ha descritto le accuse come gestione di un'organizzazione criminale, accettazione di tangenti, estorsione, registrazione illegale di dati personali e manipolazione di gare d'appalto, secondo quanto riportato da Ap.

Una precedente richiesta di incarcerazione per accuse legate al terrorismo è stata respinta. Il pubblico ministero lo aveva accusato di aver aiutato il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, o PKK, considerato un'organizzazione terroristica dall'Unione europea e da altri governi occidentali.

Il suo arresto è stato descritto come un "attacco alla democrazia" dai ministeri della Difesa francese e tedesca.

La scorsa settimana è stato revocato anche il diploma universitario di İmamoğlu - un prerequisito per ricoprire cariche in Turchia - in quello che i suoi sostenitori dicono essere un chiaro tentativo di mettere i bastoni tra le ruote del più temibile rivale del presidente Recep Tayyip Erdogan.

L'Università di Istanbul ha dichiarato che il diploma sarebbe stato annullato perché durante i suoi studi si era trasferito da un'altra università di Cipro.

Chi altro è stato arrestato?

İmamoğlu è stato arrestato mercoledì scorso insieme ad altri 100 politici, giornalisti e attivisti.

Un sindacato di giornalisti ha dichiarato che almeno otto reporter sono stati portati via dalle loro case lunedì. Tra questi anche un fotoreporter dell'agenzia di stampa francese Agence France-Presse (Afp).

Gli agenti della polizia antisommossa usano lo spray al peperoncino per dissuadere un manifestante durante una protesta
Gli agenti della polizia antisommossa usano lo spray al peperoncino per dissuadere un manifestante durante una protesta AP Photo

In risposta alle detenzioni e alla repressione dei manifestanti, un portavoce dell'Ue ha esortato il governo turco a "sostenere i valori democratici".

Perché le proteste sono considerate cruciali per la Turchia?

Non è la prima volta che durante il governo di Erdogan scoppiano proteste antigovernative. Nel 2013, un'ondata di manifestazioni è stata scatenata dai piani di sviluppo del parco Taksim Gezi di Istanbul, noti come proteste di Gezi.

Ma Demir Murat Seyrek, della scuola di governance di Bruxelles, ha dichiarato a Euronews che queste proteste arrivano in un momento delicato per il partito Ak di Erdogan.

"Questa volta le proteste sono puramente politiche, riguardano il futuro della democrazia in Turchia", ha spiegato. "Il partito Ak non è forte come allora (durante le proteste di Gezi). Questo sta accadendo perché vedono che possono perdere (alle prossime elezioni)".

Proteste e disinformazione

Le proteste hanno anche scatenato un'ondata di disinformazione sulle piattaforme online.

Un video che mostra un corteo notturno è stato ampiamente condiviso sui social media, sostenendo di mostrare le manifestazioni in corso a sostegno di İmamoğlu.

Una ricerca inversa per immagini mostra che il video in questione si riferisce in realtà a persone che si riuniscono per vedere il Papa durante la sua visita a Timor Est lo scorso settembre.

Un altro video, individuato per la prima volta dall'organizzazione turca di fact-checking Teyit, sostiene di mostrare il presidente del partito Chp di İmamoğlu, Özgür Özel, che raduna una folla di manifestanti e li incoraggia a scontrarsi violentemente contro la polizia.

Euronews ha verificato il discorso di Özel e ha scoperto che era stato tagliato in modo ingannevole togliendo le sue parole dal contesto. Nel video originale Özel esortava la folla a esercitare il "buon senso" e a usare metodi "giusti" per chiedere giustizia.

Lunedì la piattaforma X ha rilasciato una dichiarazione in cui affermava di "opporsi" a "molteplici ordini del tribunale" dell'autorità nazionale turca per le telecomunicazioni che bloccavano gli account X di oltre 700 giornalisti, personalità politiche, studenti e altre persone in Turchia.

Il comunicato è stato diffuso dopo che diversi esponenti dell'opposizione che hanno organizzato le manifestazioni hanno visto i loro account X sospesi.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Turchia, migliaia di manifestanti a Instanbul contro il governo per l'arresto del sindaco Imamoglu

Turchia: confermato l'arresto di İmamoğlu, sabato migliaia in piazza

Disinformazione online su minacce terroristiche alla cattedrale di Notre-Dame: virale falso video