Il primo ministro Pedro Sánchez ha sostenuto la necessità di aumentare le spese per la difesa, affermando che "solo l'Europa saprà come proteggere e curare l'Europa"
Durante l'evento di chiusura del Congresso del Psoe in Cantabria, Pedro Sánchez, nel suo discorso, ha sottolineato l'importanza di mostrare solidarietà alle nazioni geograficamente vicine alla Russia che potrebbero subire minacce, come la Finlandia.
Durante il suo discorso, il presidente ha sottolineato che l'attuale conflitto trascende una semplice guerra o invasione. "La posta in gioco non è semplicemente una guerra o un'invasione. C'è qualcosa di più, che sarebbe importante di per sé, e cioè il fatto che è in gioco l'ordine multilaterale", ha detto Sánchez, sottolineando che si tratta di un sistema basato sui principi stabiliti nella Carta delle Nazioni Unite.
Il leader spagnolo ha indicato che l'obiettivo è quello di raggiungere una pace "giusta e duratura" in Ucraina, dove "la pace è urgente, ma non a costo di premiare l'aggressore, che aprirebbe la porta a future aggressioni ancora più gravi". A questo proposito, Sánchez ha dichiarato senza mezzi termini che "se l'Ucraina vuole far parte dell'Unione europea, la Russia deve rispettare ciò che l'Ucraina vuole essere".
Solidarietà tra Paesi europei
Sánchez ha riconosciuto le diverse realtà, in temini di sicurezza, che i Paesi europei devono affrontare, ammettendo che "la difesa a est o nell'est dell'Europa non ha nulla a che vedere con le sfide di sicurezza che abbiamo in Spagna". Ciononostante, il presidente ha affermato che la Spagna agirà in modo solidale con le regioni minacciate.
"Non avremo un attacco fisico da parte della Russia come potrebbero avere alcuni Paesi baltici o nordici, come la Finlandia. Hanno bisogno della nostra solidarietà e chiedono che insieme si aumenti la nostra capacità di sicurezza per dissuadere la Russia", ha spiegato Sánchez, ribadendo l'impegno pro-europeo della Spagna sia "per interesse" che "per convinzione".
Critiche all'opposizione per il suo silenzio di fronte alla guerra tariffaria
Su un'altra questione, il presidente ha criticato duramente il Partito popolare e Vox per il loro silenzio di fronte alle minacce tariffarie degli Stati Uniti. "Aprire una guerra commerciale contro l'Europa è una cattiva idea perché siamo il primo blocco commerciale del mondo. Se lo faranno, l'Europa risponderà unita", ha avvertito Sánchez.
Il leader socialista ha sottolineato che Vox agisce come "la voce del suo padrone", mentre il Pp "ha smesso da tempo di essere un partito di destra moderata che viene istruito dall'ultradestra". Secondo Sánchez, entrambe le formazioni sono governate dal motto "tutto per il denaro" e "sono forti con i deboli, ma servili con i potenti".
Il presidente ha concluso il suo discorso sottolineando l'importanza di avere "leadership sicure alla guida del governo spagnolo", in contrasto con quelle che non riescono a rompere con l'estrema destra o a chiedere responsabilità politica in casi controversi.
Ha inoltre criticato il Pp per aver votato contro misure economiche che ha definito vantaggiose per i cittadini, affermando che hanno "lasciato i soldi sul tavolo" e che "non sono stati, non sono e non ci si aspetta che siano" un'opposizione di Stato.