Una lettera visionata da Euronews sostiene che l'opposizione del ministro della diaspora israeliana Amichai Chikli all'accordo per il cessate il fuoco e il suo "sostegno" ai politici europei di estrema destra
Oltre 40 parenti degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas hanno protestato contro l'ipotesi di far intervenire il ministro israeliano per gli Affari della diaspora Amichai Chikli a un evento organizzato da due eurodeputati.
In una lettera indirizzata agli eurodeputati Lukas Mandl e Andrey Kovatchev - che siedono nel Partito popolare europeo (Ppe) di centrodestra - 41 parenti degli ostaggi e 32 leader di comunità ebraiche descrivono Chikli come un "rappresentante inappropriato" per parlare all'evento di commemorazione dell'Olocausto che si terrà la prossima settimana.
I firmatari citano la sua opposizione all'accordo per il cessate il fuoco, il "sostegno" a politici europei di estrema destra e le dichiarazioni pubbliche che chiedono l'espulsione di persone da Gaza e dal Libano meridionale, che secondo loro equivalgono a un sostegno alla "pulizia etnica".
Le posizioni divisive del ministro Chikli
"Le posizioni estremiste e divisive del ministro Chikli non riflettono i valori o le voci dell'opinione pubblica israeliana o delle comunità ebraiche globali", si legge nella lettera.
"Al contrario, la sua partecipazione a questo evento rischia di oscurare il messaggio vitale della conferenza e di minare la credibilità degli sforzi del Parlamento europeo per combattere l'antisemitismo e l'odio", si aggiunge.
Sia la presidente del parlamento europeo Roberta Metsola che il presidente del Partito popolare europeo (Ppe), a cui appartengono i legislatori, hanno ricevuto una copia della lettera dei parenti.
Euronews ha contattato i due eurodeputati organizzatori e l'ufficio stampa del Parlamento europeo, ma non ha ricevuto risposta in tempo per la pubblicazione di questo articolo.
L'evento, previsto per martedì 28 gennaio, è intitolato "Indottrinare all'odio verso gli ebrei: cosa è cambiato in 80 anni?" ed è stato organizzato con il sostegno degli eurodeputati Mandl e Kovatchev, con Chikli come ospite principale.
Cosa ha fatto il ministro Chikli
Chikli, che proviene dal partito Likud del primo ministro Benjamin Netanyahu, sarebbe stato tra gli otto membri del gabinetto a votare contro l'accordo che assicurava l'attuale cessate il fuoco a Gaza e la restituzione graduale degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023.
Sabato scorso sono state liberate tre donne israeliane e Hamas ha dichiarato che altre quattro saranno liberate nel fine settimana.
La lettera aperta afferma che le strette alleanze di Chikli con i politici europei di estrema destra "mettono in discussione la sua credibilità" come ministro responsabile degli affari della diaspora. In recenti commenti, Chikli ha espresso il suo sostegno ai leader dell'estrema destra europea, tra cui la francese Marine Le Pen e il rumeno Calin Georgescu.
"La sua presenza alla conferenza rischia di legittimare figure e ideologie in conflitto con gli obiettivi fondamentali del Parlamento europeo", prosegue la lettera.
Il ministro Chikli ha suscitato polemiche a settembre quando ha chiesto una "zona cuscinetto" nel sud del Libano per "respingere la popolazione sciita nemica", sostenendo che il Libano non soddisfa la definizione di Stato.
"Vi chiediamo, in quanto organizzatori di questo importante evento, di riconsiderare la partecipazione del Ministro Chikli", affermano i firmatari. "La sua presenza non è utile alla memoria dell'Olocausto o ai principi condivisi di giustizia e tolleranza che guidano i vostri e i nostri sforzi".