La maggior parte dei giovani professionisti rivela una crescente disillusione nei confronti dei ruoli manageriali di medio livello. Ecco perché
Lo chiamano "conscious unbossing", ossia l'idea che i ruoli aziendali di medio livello siano obsoleti e debbano essere eliminati o trasformati.
Per la Generazione Z (in breve GenZ, in nati tra la fine degli anni '90 e il primo decennio del 2000) si tratta spesso della scelta deliberata di rifiutare o evitare del tutto la progressione di carriera.
La maggior parte di loro (52 per cento nel Regno Unito) pensa che non ne valga la pena, secondo una ricerca condotta dalla compagnia Robert Walters, che ha riportato un tasso ancora più alto in Francia (77 per cento), 42 per cento in Belgio e 30 per cento in Svizzera.
Perché i GenZ rifiutano i lavori di responsabilità?
Per i GenZ, gli svantaggi sono molti. Il 69 per cento di loro ritiene che i ruoli di medio livello siano altamente stressanti e poco gratificanti, con riferimento agli orari più lunghi e alle maggiori responsabilità in cambio di una crescita salariale minima.
Altri fattori sono il basso potere decisionale (18 per cento) e la limitata crescita personale (11 per cento).
I dipendenti che iniziano a ricoprire un nuovo ruolo manageriale spesso sperimentano "un forte aumento del carico di lavoro, ci si aspetta che siano 'sempre disponibili' per coloro che gestiscono e che continuino ad essere sotto pressione per raggiungere gli obiettivi", spiega Lucy Bisset, direttrice di Robert Walters North.
"Molti professionisti più giovani sono meno interessati a scalare la gerarchia aziendale" ha aggiunto Bisset.
In generale, un'indagine condotta da Capterra nel 2024 ha rilevato che il 71 per cento dei manager di medio livello ha ammesso di sentirsi sopraffatto, stressato e esaurito.
Quanti direbbero di no al management?
Mentre il 36 per cento dei Gen Z ha accettato di intraprendere un ruolo manageriale intermedio, un altro 16 per cento è deciso ad evitarlo del tutto.
"Questa riluttanza ad assumere ruoli di middle management potrebbe comportare problemi per i datori di lavoro", spiega ancora Bisset.
"Un numero crescente di professionisti di tutte le età ha l'impressione che più livelli di gestione creino un atteggiamento 'noi contro loro' tra i principali 'esecutori' e 'delegatori' di un'organizzazione", argomenta la responsabile di Robert Walters North.
Alla domanda su come intendono far crescere la propria carriera, il 72 per cento dei lavoratori della Generazione Z afferma che il modo migliore è concentrarsi sulla "crescita personale e sull'accumulo di competenze" piuttosto che assumere un ruolo dirigenziale (28 per cento).
Perché i ruoli da manager attraggono sempre meno
Se le generazioni più giovani sono già esitanti ad assumere ruoli dirigenziali, i dati recenti sui licenziamenti potrebbero scoraggiarle ulteriormente.
Il tasso di licenziamenti nei ruoli più alti è cresciuto notevolmente, con aziende come Google, Amazon e Meta che hanno tagliato i livelli dirigenziali intermedi nel 2023 e nel 2024.
Nel 2023, il sito di notizie tecnologiche The Verge ha citato al riguardo il capo di Meta, Mark Zuckerberg.
"Non credo che si voglia una struttura manageriale fatta solo di manager che gestiscono manager, manager che gestiscono manager, manager che gestiscono le persone che fanno il lavoro", ha detto Zuckerberg.
In generale, i tassi di licenziamento del personale in posizioni più giovani sono diminuiti.
Rilanciare il mid-management invece di cancellarlo
Solo il 14 per cento dei professionisti Gen Z ritiene che la struttura gerarchica tradizionale sia ancora adatta allo scopo. Tuttavia, l'89 per cento dei datori di lavoro ritiene che i i quadri intermedi svolgano ancora un ruolo cruciale nella loro organizzazione.
"È chiaro che il management di medio livello rimane un pilastro di qualsiasi organizzazione", afferma Bisset, "e per far sì che questi ruoli siano occupati, i datori di lavoro devono innovare le loro strategie per renderli più attraenti: dalla fornitura di maggiore autonomia alla valutazione regolare del carico di lavoro e a chiare opportunità di aggiornamento".