Centinaia di persone sono scese in piazza nelle principali città europee per mostrare il loro sostegno al cessate il fuoco a Gaza. La speranza è che lo stop alle armi porti a una pace nella regione
Nelle principali capitali europee si sono svolte manifestazioni a sostegno della Palestina e dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas.
Molti manifestanti europei sperano che il cessate il fuoco, che Israele sostiene essere temporaneo, porti a una pace duratura.
A Parigi famiglie degli ostaggi attendono il rilascio
Le famiglie degli ostaggi detenuti a Gaza si sono riunite a Parigi con funzionari francesi e gruppi ebraici, in vista del previsto rilascio dei prigionieri.
Quando il cessate il fuoco entrerà in vigore è atteso il rilascio di circa trenta ostaggi saranno, che verranno liberati nelle prossime sei settimane in cambio di centinaia di palestinesi imprigionati da Israele. Alcuni parenti dei prigionieri hanno espresso preoccupazione per lo stato dei loro cari.
"Si può immaginare che gli ostaggi siano stati sottoposti a torture, abusi, violenze sessuali, privati di cibo, acqua, servizi igienici, luce solare per così tanto tempo", ha detto Moshe Emilio Lavi, cognato dell'ostaggio Omri Miran.
Ayelet Samerano, madre di Jonathan Samerano, morto il 7 ottobre durante l'attacco di Hamas al festival musicale Supernova, ha parlato alla folla e ha detto che per lei è importante sostenere le altre famiglie, anche se "non può essere felice" perché suo figlio non tornerà con gli altri.
"Da un lato sono molto felice che le persone tornino dalle loro famiglie, dall'altro mio figlio non tornerà più. Sono molto triste, ho paura", ha detto.
A Madrid la manifestazione pro-Palestina
Dimostranti e attivisti hanno marciato per Madrid a sostegno dei palestinesi poche ore prima dell'entrata in vigore del cessate il fuoco.
"Stiamo lottando per questo da molto tempo, non è la prima volta che veniamo a manifestare. È una sensazione un po' agrodolce perché c'è voluto molto tempo per ottenere un accordo, hanno portato via più di 47.000 vite e il dolore che si prova non guarisce", ha detto Jazmine Alastair, manifestante.
Mentre alcuni manifestanti tenevano striscioni con scritto "Pace per e alla Terra" e "Pace equa", altri manifestanti hanno chiesto al governo spagnolo di boicottare Israele.
"Gaza è stata spazzata via, quindi penso che questa tregua vada bene, ma non è la soluzione", ha detto Abdalah Elbana.
Diverse migliaia di persone hanno sfilato anche a Lisbona per protestare contro tutte le guerre e per chiedere la pace. La protesta è stata organizzata da diversi sindacati e gruppi della società civile.
Decine di bandiere palestinesi erano presenti tra i manifestanti che chiedevano la pace in Medio Oriente. "Siamo i difensori della pace, siamo quelli che si mobilitano per questa causa per salvaguardare il presente e il futuro dell'umanità. Diremo sempre sì alla pace e no alla guerra", ha dichiarato l'ex europarlamentare e organizzatrice della protesta, Ilda Figueiredo.
A Londra sit-in contro il Starmer e il governo di Israele
A Londra, migliaia di manifestanti pro-Palestina hanno tenuto un sit-in a Whitehall dopo che la polizia aveva ridotto i loro piani di marcia davanti alla Bbc e vicino a una sinagoga.
I manifestanti hanno tenuto striscioni con la scritta "Starmer ha le mani sporche di sangue", un riferimento al sostegno del Regno Unito all'operazione militare israeliana a Gaza.
La polizia metropolitana ha dichiarato che 77 persone sono state fermate durante la giornata: 60 di questi fermi riguardavano persone che non avevano rispettato le condizioni concordate con le autorità prima della manifestazione e avevano sfondato una linea di polizia per raggiungere Trafalgar Square.