L'agenzia portoghese LusoSpace manderà in orbita il primo satellite della costellazione Aton per il monitoraggio del traffico marittimo
Martedì, il razzo Falcon 9 di Elon Musk manderà nello spazio il primo satellite commerciale portoghese, sviluppato dalla società LusoSpace per monitorare gli oceani.
Il lancio avverrà alle 19:48 (ora italiana) dalla base spaziale di Vandenberg in California, negli Stati Uniti. "Figure di spicco nel campo degli studi spaziali in Portogallo e organizzazioni di alto livello si riuniranno a Lisbona per celebrare questa storica pietra miliare per l'area spaziale nazionale", ha rivelato la società.
PoSAT-2, il primo di una costellazione di 12 micro-satelliti per il monitoraggio del traffico marittimo, è costato circa un milione di euro e permetterà di ricevere dati sulla posizione delle navi.
L'obiettivo è anche quello di creare un nuovo sistema di comunicazione navale, che consenta alle navi di ricevere avvisi di maltempo o di possibili minacce da parte dei pirati e di inviare messaggi di soccorso.
Per Ivo Yves Vieira, Ceo di LusoSpace, si tratta di "un'innovazione rivoluzionaria: il 'Waze degli oceani' attraverso una costellazione di 12 satelliti".
"Questo sistema unico al mondo fornirà informazioni cruciali, tra cui le aree di maggiore traffico marittimo, le attività illegali, le fuoriuscite di petrolio, gli iceberg alla deriva, le aree con condizioni meteorologiche avverse e molte altre. Una vera e propria pietra miliare nel monitoraggio e nella sicurezza degli oceani", ha dichiarato.
Il satellite sarà posizionato a poco più di 500 chilometri dalla Terra, sopra la Stazione spaziale internazionale. Gli altri undici microsatelliti della costellazione saranno costruiti nel 2025, ma non tutti saranno lanciati subito.
PoSat 2, chiamato così in onore di PoSat 1, il primo satellite portoghese inviato nello spazio nel 1993, sarà il primo della costellazione Aton.
UMinho lancia anche il primo satellite spaziale
Il razzo Falcon 9 trasporterà anche un altro piccolo satellite portoghese dell'Università di Minho, questa volta a scopo didattico.
Prometheus-1, il secondo nano-satellite costruito da un'università portoghese, è stato progettato come "strumento didattico" per gli studenti di ingegneria aerospaziale, elettrica e delle telecomunicazioni.
Il satellite è il risultato dell'omonimo progetto scientifico finanziato dalla Fondazione per la Scienza e la Tecnologia nell'ambito del Programma Cmu Portogallo, in collaborazione con la Carnegie Mellon University (Usa) e l'Instituto Superior Técnico.
Progettato come un cubo di Rubik, ha lati di cinque centimetri e pesa 250 grammi. È dotato di sistemi di gestione della batteria e di orientamento, di microcontrollori e di una fotocamera simile a quella di un telefono cellulare per catturare le immagini. Dalla Terra verranno valutati il posizionamento e gli eventuali errori del software.
PoSAT-2 di LusoSpace e Prometheus-1 dell'Università di Minho sono il quarto e il quinto satellite portoghese ad essere inviati nello spazio, dopo i nanosatelliti ISTSat-1 e Aeros MH-1 nel 2024 e il microsatellite PoSAT-1 nel 1993.