Il Paese del Caucaso meridionale ha avviato il processo che potrebbe portare all'adesione all'Unione europea. Si tratterà però probabilmente di un cammino lungo e non semplice
Secondo i media locali, giovedì 9 gennaio il governo dell'Armenia ha ufficialmente approvato un progetto di legge che avvia il processo di adesione all'Unione europea. La normativa sarà ora presentata al Parlamento. Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha avvertito giovedì che l'opinione pubblica non deve però aspettarsi una processo di adesione rapido, anche perché sarà necessario passare anche attraverso un referendum.
Peskov: se l'Armenia entrerà nell'Ue, uscirà dall'Unione economica eurasiatica
Nel frattempo, però, come affermato dal ministro degli Esteri armeno Ararat Mirzoyan Erevan potrebbe firmare un nuovo partenariato con Bruxelles nei prossimi mesi, che potrebbe rendere più snelle le procedure di concessione dei visti.
Negli ultimi anni, il Paese dell'ex Unione Sovietica ha approfondito i legami con l'Occidente e si è allontanato da Mosca. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato all'agenzia di stampa statale Tass che "l'intenzione di aderire all'Ue è sicuramente un diritto sovrano del Paese". Tuttavia, ha aggiunto che l'Armenia non potrebbe diventare Stato membro e rimanere, al contempo, parte dell'Unione economica eurasiatica (UEEA), un gruppo di cinque nazioni ex-sovietiche che comprende anche la Russia. "Siamo certi che l'adesione dell'Armenia all'UEEA stia funzionando", ha concluso Peskov.
Finora solo tre ex repubbliche sovietiche sono entrate nell'Ue
L'adesione all'Ue può essere un processo arduo e può durare anni. Soltanto tre ex repubbliche dell'Unione Sovietica - Estonia, Lettonia e Lituania - lo hanno già completato. Per l'Armenia il cammino probabilmente non sarà semplice. Il Paese, privo di sbocchi sul mare, non condivide neppure un confine fisico con l'Unione europea e rimane fortemente dipendente da Mosca dal punto di vista economico. Ospita, tra l'altro, anche una base militare russa.