L'1 gennaio 2025 è una giornata storica per i due Paesi, i cui cittadini potranno ora viaggiare liberamente tra i Paesi dell'area Schengen dopo anni di trattative
Allo scoccare della mezzanotte, il ministro degli Interni bulgaro, Atanas Ilkov, e il suo omologo romeno, Catalin Predoiu, si sono incontrati al confine dei rispettivi Paesi sul ponte sul Danubio per inaugurare ufficialmente l'ingresso nella zona Schengen.
Per l'1 gennaio 2025 era stata fissata l'abolizione delle frontiere interne tra Bulgaria e Romania, che diventano così membri a pieno titolo dell'area entro la quale è garantita la libera circolazione delle persone.
Un momento storico per bulgari e romeni
I 25 milioni di residenti dei due Paesi si uniscono ora ai quasi 450 milioni di cittadini dell'Ue che già godevano della libertà di movimento all'interno della zona Schengen.
Lo storico risultato è stato raggiunto al termine di un percorso lungo e tortuoso, che ha fatto seguito all'ingresso dei due Paesi nell'Unione europea 17 anni fa e dopo i negoziati per l'ingresso nell'area Schengen iniziati nel 2011.
Il via libera ai due Paesi è arrivato a dicembre dalla Commissione europea. È stato un segnale importante: d'ora in poi, i loro cittadini si sentiranno a tutti gli effetti membri dell'Unione europea.
Niente più code alle frontiere
L'area Schengen è stata istituita nel 1985 e oggi comprende 29 Paesi, la maggior parte dei quali appartenenti all'Ue, oltre ad alcuni Paesi terzi, tra cui l'Islanda e la Svizzera.
Fino a ieri, i cittadini romeni e quelli bulgari erano costretti a fare lunghe code ai trenta confini terrestri che separavano i due Paesi, dove venivano controllati i passaporti.
Da oggi, il passaporto non sarò più necessario per varcare il confine, dove decade l'obbligo di controllo dei documenti.
Tuttavia, almeno per i primi sei mesi, verranno effettuati controlli a campione sui viaggiatori al confine per scoraggiare le attività criminali, con particolare attenzione ai veicoli più pesanti.
Questa nuova libertà potrebbe anche significare che un maggior numero di cittadini europei visiterà la Romania e la Bulgaria, portando con sé una nuova generazione di turisti.