Si stima che 104 giornalisti abbiano perso la vita nel 2024, con la Palestina come territorio più pericoloso
Secondo i dati condivisi all'inizio del mese dalla Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), nell'ultimo anno sono stati uccisi 104 giornalisti in tutto il mondo.
Un altro rapporto dell'Ong Reporter senza frontiere (Rsf) ne indica 54, ma la sua metodologia include solo le uccisioni considerate "direttamente collegate" all'attività professionale dei giornalisti.
Entrambe le organizzazioni affermano che la Palestina è il luogo più letale al mondo per i giornalisti. Più della metà (55) delle 104 uccisioni riportate dall'Ifj hanno riguardato professionisti dei media palestinesi a Gaza, mentre altri sei sono stati uccisi in Libano.
Almeno 138 giornalisti sono stati uccisi a Gaza dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre 2023, rendendo il Paese uno dei "più pericolosi nella storia del giornalismo moderno, dopo Iraq, Filippine e Messico", secondo l'Ifj.
Reporter senza frontiere ha descritto il numero di uccisioni a Gaza come "un bagno di sangue senza precedenti".
Israele nega fermamente di aver preso di mira intenzionalmente dei giornalisti, ma ha riconosciuto che alcuni sono stati uccisi nei suoi attacchi aerei su Gaza.
I 104 omicidi totali riportati dall'Ifj sono in leggero calo rispetto ai 129 del 2023, considerato l'anno più sanguinoso per i giornalisti dal 1990.
Come vanno le altre regioni del mondo?
Secondo l'Ifj, l'Asia-Pacifico è la seconda regione più pericolosa al mondo per i giornalisti, dopo il Medio Oriente.
La Federazione ha registrato 20 morti nella regione nel 2024, di cui il 70% nei Paesi dell'Asia meridionale come Pakistan, Bangladesh e India.
Per l'IFJ la regione ha visto una "recrudescenza" della violenza, con un forte aumento dei decessi rispetto ai 12 registrati nel 2023.
L'Africa è stata la terza regione mondiale più pericolosa per i giornalisti con otto morti, cinque dei quali in Sudan, devastato dalla guerra.
Il numero di giornalisti uccisi in America meridionale, centrale e settentrionale è diminuito drasticamente negli ultimi due anni, passando da 30 nel 2022 a sei nel 2023 e ad altri sei nel 2024. Il Messico, considerato uno dei luoghi più letali al mondo per fare giornalismo, continua a registrare "minacce, intimidazioni, rapimenti e omicidi" contro i giornalisti, in particolare a causa di servizi sul traffico di droga.
Aumenta il numero di giornalisti dietro le sbarre
Secondo le stime dell'Ifj del 10 dicembre, i giornalisti in carcere nel mondo sono 520, un numero notevolmente superiore rispetto al 2023 (427) e al 2022 (375).
La Cina, compresa Hong Kong, rappresenta la maggior parte dei giornalisti dietro le sbarre, seguita da Israele e Myanmar.
L'Ifj afferma che le cifre mostrano quanto sia "fragile" la stampa indipendente e quanto sia diventata "rischiosa e pericolosa" la professione giornalistica.