Dopo i violenti scontri in Georgia, i ministri degli Esteri dei tre Paesi Ue hanno chiesto che "i diritti fondamentali, tra cui la libertà di riunione pacifica e la libertà di espressione, siano sostenuti e protetti"
I ministri degli Esteri di Germania, Francia e Polonia hanno condannato "l'uso sproporzionato della forza" contro i manifestanti pro-Ue in Georgia, mentre l'ondata di disordini continua per la decima notte.
Nella loro dichiarazione congiunta, i tre ministri degli Esteri, Annalena Baerbock, Jean-Noël Barrot e Radosław Sikorski, hanno chiesto l'immediato rilascio dei membri dell'opposizione.
Più di quattrocento manifestanti, tra cui leader dell'opposizione e almeno cinquanta giornalisti, sono stati arrestati, mentre oltre cento persone sono state curate per ferite.
I Paesi Ue invitano Sogno Georgiano a smorzare le tensioni
I ministri hanno chiesto che "i diritti fondamentali, tra cui la libertà di riunione pacifica e la libertà di espressione, siano sostenuti e protetti come previsto dalla Costituzione della Georgia e dagli impegni internazionali".
Germania, Francia e Polonia hanno inoltre invitato il partito di maggioranza Sogno Georgiano a smorzare le tensioni e ad aprire un dialogo inclusivo con tutte le forze politiche e i rappresentanti della società civile.
"Sottolineiamo la nostra determinazione a sostenere le aspirazioni democratiche ed europee del popolo georgiano", si legge nella dichiarazione.
Blinken: "Brutale repressione"
La repressione della sicurezza ha attirato anche la condanna degli Stati Uniti.
Intervenendo a una conferenza ministeriale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, il Segretario di Stato Antony Blinken ha denunciato quella che ha definito una brutale "repressione di coloro che chiedono che il loro Paese rimanga sulla strada di legami più stretti con l'Europa".
Zourabichvili vede Zekensky: "Non c'è alternativa all'Ue"
La presidente della Georgia, Salome Zourabichvili, è da tempo in contrasto con il Sogno georgiano e si è rifiutata di firmare quelle che considera alcune delle leggi più controverse.
Sabato ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla cerimonia di riapertura della cattedrale di Notre-Dame a Parigi.
In un post su X dopo l'incontro, ha ringraziato Zelensky per il "fermo e incrollabile sostegno dell'Ucraina al popolo georgiano", aggiungendo che non c'è "nessuna alternativa" al futuro del suo Paese all'interno dell'Ue.
Sempre su X, Zelensky ha dichiarato di sostenere la lotta della Georgia per un "futuro dignitoso" e ha detto che si coordinerà con i partner globali per fornire una risposta a sostegno del popolo georgiano nella sua lotta per "vivere in modo libero e indipendente".