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Guerra in Ucraina: corte russa conferma arresto di un cittadino britannico che combatteva nel Kursk

Soldati russi sul campo di battaglia, 25 novembre 2024
Soldati russi sul campo di battaglia, 25 novembre 2024 Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Maria Michela D'Alessandro
Pubblicato il
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L'ex soldato britannico James Scott Rhys Anderson sarebbe stato catturato dalle truppe russe nella regione russa del Kursk. La cattura potrebbe rappresentare il primo caso noto di sequestro di un cittadino occidentale in territorio russo

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Il tribunale distrettuale Leninsky della regione russa di Kursk ha confermato martedì l'arresto di un cittadino britannico, James Scott Reece Anderson, con l'accusa di avere partecipato all'invasione del territorio russo con le truppe ucraine. Come riporta l'agenzia di stampa russa Tass la Corte ha adottato la misura restrittiva nei confronti di Anderson, apparso lunedì in un video dopo essere stato fatto prigioniero dalle forze russe, precisando che è accusato di avere "commesso una serie di reati particolarmente seri" e di rappresentare "uno speciale pericolo pubblico".

Nel video diffuso lunedì dal canale Telegram Troika, Anderson afferma di aver fatto parte di un battaglione di 400-500 soldati ucraini ex detenuti come istruttore, ma di essere stato costretto a combattere nel Kursk dagli stessi ucraini. "Hanno preso il mio passaporto, il mio telefono e hanno detto: 'amico, andiamo'. Non volevo essere qui [nella regione di Kursk]", ha detto il cittadino britannico.

Anderson, 22 anni, ha raccontato che dal 2019 al 2023 ha prestato servizio nelle forze armate britanniche. E che dopo essere stato congedato ha chiesto di arruolarsi nella Legione Straniera ucraina a causa di problemi finanziari e familiari.

Il Regno Unito sta "sostenendo la famiglia di un uomo britannico in seguito alle segnalazioni della sua detenzione da parte della Russia", ha dichiarato il ministero degli Esteri britannico in seguito alla notizia della cattura di James Scott Rhys Anderson da parte delle forze russe nella regione di Kursk. Intervistato dal tabloid Daily Mail il padre del giovane ha detto di essere "completamente sotto shock" e di aver espresso il timore che suo figlio venga torturato.

I volontari stranieri che combattono in Ucraina

Dopo l'invasione russa su larga scala in Ucraina nel febbraio 2022 migliaia di persone provenienti da tutto il mondo hanno deciso di aiutare l'Ucraina a combattere.

La maggior parte si è unita alla Legione Internazionale per la Difesa del territorio ucraino, ma alcuni volontari stranieri sono stati impiegati anche in altre unità dell'esercito di Kiev.

All'inizio della guerra, le autorità ucraine hanno dichiarato che oltre 20mila persone provenienti da 52 Paesi sono arrivate in Ucraina per combattere. Da allora non sono più state rilasciate cifre ufficiali sul numero di combattenti stranieri.

Nel 2022, Shaun Pinner, cittadino britannico, è stato catturato insieme a un altro connazionale nella città ucraina di Mariupol mentre combatteva a fianco delle truppe di Kiev. L'uomo è stato condannato a morte nel corso di un processo-farsa nell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, controllata dal Cremlino, ma alla fine è stato liberato in uno scambio di prigionieri.

Lammy: il Regno Unito non invierà truppe in Ucraina

"Siamo molto chiari sul fatto che continueremo a sostenere gli ucraini con l'addestramento e l'assistenza militare, ma da tempo affermiamo che non impiegheremo truppe britanniche sul terreno. Questa è la posizione del Regno Unito, e al momento resta questa'', ha dichiarato martedì il ministro degli Esteri di Londra David Lammy in una intervista a La Repubblica, Le Monde e Die Welt.

Le dichiarazioni arrivano un giorno dopo l'articolo del quotidiano francese Le Monde secondo cui, citando alcune fonti, Francia e Regno Unito starebbero discutendo sulla possibilità di inviare truppe in Ucraina.

"Sono in corso delle discussioni tra il Regno Unito e la Francia in merito alla cooperazione in materia di Difesa, soprattutto con l'obiettivo di creare un nucleo tra alleati in Europa orientato all'Ucraina e alla sicurezza europea in senso ampio", ha affermato al giornale francese una fonte militare britannica. Da parte dell'Eliseo e del ministero degli Esteri francese non ci sarebbe ancora il "via libera ufficiale" per l'invio di truppe convenzionali o di contractor, sebbene da mesi ci sia sul tavolo questa opzione.

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