Giovedì è fallito il terzo round di negoziati tra rappresentanti sindacali e la dirigenza sulle drastiche misure di riduzione dei costi proposte dall'azienda. Settemila lavoratori hanno manifestato fuori dalla sede centrale della casa automobilistica a Wolfsburg
Il sindacato dei lavoratori della casa automobilistica tedesca Volkswagen ha minacciato di entrare in sciopero il mese prossimo, dopo che giovedì è fallito il terzo round di trattative con la direzione sulle drastiche misure di riduzione dei costi proposte dall'azienda.
Il sindacato ha proposto di creare un fondo dal valore di circa un miliardo e mezzo di euro riducendo in parte i salari del 2025 e del 2026 per far fronte alla prevista chiusura degli impianti e ai conseguenti massicci licenziamenti.
Circa settemila lavoratori hanno manifestato presso la sede centrale della casa automobilistica a Wolfsburg, dove si sono tenuti i negoziati, per far valere le loro richieste.
La Volkswagen sta lottando finanziariamente a causa del calo della domanda in Europa e dell'intensificarsi della concorrenza con i produttori cinesi di veicoli elettrici.
Qualsiasi chiusura a livello nazionale sarebbe la prima negli 87 anni di storia della Volkswagen.