Georgia: protesta a oltranza a Tbilisi per contestare i risultati delle elezioni

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L'opposizione georgiana e i suoi sostenitori hanno iniziato a protestare 24 ore su 24 per le strade di Tbilisi, chiedendo nuove elezioni parlamentari per presunte violazioni durante il voto.

I manifestanti hanno respinto i risultati delle recenti elezioni del Paese tra le accuse di brogli, che il partito filorusso Sogno georgiano nega.

I dimostranti hanno bloccato una delle strade centrali della capitale domenica, giurando di rimanere lì fino a quando le loro richieste non saranno soddisfatte.

Gli osservatori elettorali europei hanno descritto le elezioni parlamentari georgiane come svoltesi in un'atmosfera "divisiva", caratterizzata da casi di corruzione, doppio voto e violenza fisica.

La prima sessione del nuovo Parlamento è prevista per il 25 novembre, ma i membri dei partiti di opposizione hanno annunciato l'intenzione di boicottarla.

Molti georgiani hanno considerato il voto come un referendum cruciale sullo sforzo del Paese di entrare nell'Unione europea.

A giugno, il blocco ha sospeso a tempo indeterminato il processo di richiesta di adesione della Georgia, dopo che il Parlamento del Paese ha approvato una "legge sull'influenza straniera" che, secondo i critici, imita la repressione della società civile da parte di Mosca.

I critici hanno accusato Sogno georgiano, fondato da Bidzina Ivanishvili, miliardario che ha fatto fortuna in Russia, di essere diventato sempre più autoritario e orientato verso Mosca.

Di recente ha adottato leggi simili a quelle utilizzate dal Cremlino per reprimere la libertà di parola e i diritti delle persone LGBTQ+.

Parlando durante una sessione di gabinetto lunedì, il primo ministro georgiano Irakli Kobakhidze ha dichiarato che "indebolire l'opposizione radicale" è uno dei compiti principali del suo governo".

"Abbiamo a che fare con persone senza patria, il cui indebolimento è di esclusivo beneficio per lo sviluppo del nostro Paese e del nostro Stato", ha dichiarato.