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Fact checking: Come le aziende europee investono milioni nelle campagne elettorali americane

 Gli elettori votano in un seggio elettorale di Derry, N.H., il 13 settembre 2022.
Gli elettori votano in un seggio elettorale di Derry, N.H., il 13 settembre 2022. Diritti d'autore  Charles Krupa/Copyright 2022 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Charles Krupa/Copyright 2022 The AP. All rights reserved.
Di Mared Gwyn Jones
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Gruppi di pressione con legami con l'Europa stanno versando grandi somme di denaro per avere una voce nei processi decisionali degli Stati Uniti

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Le aziende europee hanno finanziato indirettamente le campagne elettorali statunitensi con circa 14,3 milioni di dollari (13,2 milioni di euro) negli ultimi due anni, come rivela l'analisi di Euronews sulla base dei dati forniti dall'organizzazione no profit Open Secrets.

Di questi fondi, circa il 56 per cento è andato alle campagne dei repubblicani, mentre il 44 per cento a quelle dei democratici.

Sebbene alle aziende straniere sia vietato contribuire direttamente alle campagne elettorali statunitensi, possono facilmente aggirare la norma utilizzando le loro succursali americane per creare i cosiddetti "political action committee" (Pac).

I Pac raccolgono fondi derivanti dalle loro attività negli Stati Uniti, fondi che vengono poi donati per sostenere candidati al Congresso o iniziative legislative.

Da anni, i Pac sono una componente essenziale del meccanismo di finanziamento alle campagne elettorali negli Stati Uniti. I contributi che possono essere erogati in forma diretta sono limitati, mentre non lo sono quelli destinati a finanziare la pubblicità a sostegno dei partiti e dei loro candidati.

L'analisi di Euronews mostra che un totale di 143 aziende con sede in 13 Paesi europei, tra cui dieci Stati membri dell'Ue, hanno investito denaro nelle elezioni americane attraverso i Pac.

I maggiori contributi in questo biennio elettorale sono arrivati dalla banca d'investimento svizzera Ubs, dalla società di telecomunicazioni tedesca T-Mobile e da Bae systems, azienda britannica del settore della difesa.

Secondo Sarah Bryner, direttrice del settore ricerca e strategia di Open Secrets, i Pac sono uno strumento di lobbying fondamentale, ma non sono abbastanza potenti da influenzare i risultati elettorali.

"Non è detto che ci siano interessi stranieri dietro la creazione dei Pac per influenzare la politica statunitense. Piuttosto, ci sono aziende con sede in Europa o in altri Paesi che hanno bisogno di ottenere risultati negli Stati Uniti", ha detto Bryner.

L'autrice ha spiegato che molte grandi aziende europee dipendono in larga misura da acquirenti con sede negli Stati Uniti e, di conseguenza, hanno necessità di influenzare i processi decisionali. "Devono essere coinvolte a livello politico, è una questione di acume politico", ha aggiunto.

In genere, le campagne del Partito democratico e di quello repubblicano finiscono per beneficiare in egual misura dei finanziamenti riconducibili ai Pac legati a Paesi europei.

"È comune che i Pac aiutino entrambi gli schieramenti perché le aziende hanno bisogno di raggiungere i politici", ha spiegato Bryner. "Entrambi gli schieramenti vinceranno dei seggi in posti diversi e faranno parte dei comitati che regolano le loro aziende", le stesse che li hanno aiutati economicamente.

Nel caso della campagna elettorale per le elezioni del prossimo weekend, i Pac riconducibili ad aziende con sede in Europa hanno contribuito leggermente di più alle campagne repubblicane, con il 55 per cento dei 13,2 milioni di euro investiti complessivamente in questo ciclo elettorale a favore di candidati trumpiani.

Solo i PAC delle imprese portoghesi e spagnole hanno contribuito di più alle campagne democratiche che a quelle repubblicane durante il ciclo 2023-2024.

Che impatto hanno i finanziamenti dall'estero?

I finanziamenti riconducibili ad aziende del vecchio continente, tuttavia, non sono paragonabili al totale dei fondi raccolti dai partiti in vista delle elezioni statunitensi.

I comitati elettorali hanno raccolto circa 8,6 miliardi di dollari (7,9 miliardi di euro) per le elezioni della Camera, del Senato e per le presidenziali del 2024, tra gennaio 2023 e aprile 2024.

In particolare, i singoli contributi di donatori miliardari stanno diventando sempre più determinanti. Nel 2010, una controversa sentenza della Corte Suprema a favore della no profit conservatrice Citizens United ha modificato le consolidate regole per il finanziamento delle campagne elettorali, dando vita ai cosiddetti "super Pac". In questo modo, gruppi esterni possono spendere quantità illimitate di denaro per il finanziamento a partiti e candidati.

Il numero e l'impatto esercitato dai super Pac è sempre maggiore. Pur non potendo destinare i fondi direttamente a un candidato, possono influenzarne la campagna attraverso la pubblicità e i social media.

I metodi adottati da questi gruppi sono spesso contestati. All'inizio della settimana, l'ufficio del procuratore distrettuale di Philadelphia ha intentato una causa contro la controversa donazione di un milione di dollari (925.000 euro) al giorno offerta dal super Pac pro Trump di Elon Musk agli elettori registrati negli Stati in bilico.

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