In un'intervista a Euronews, l'ex presidente della Lituania Dalia Grybauskaitė garantisce che il suo Paese continuerà a essere un partner responsabile dell'Unione Europea, dell'Ucraina e della Nato, mettendo in guardia dal fare concessioni territoriali alla Russia per evitare nuove aggressioni
La Lituania rimarrà un partner responsabile dell'Unione Europea e dell'Ucraina se il centro-sinistra riuscirà a formare un nuovo governo dopo la seconda tornata elettorale prevista per il 27 ottobre. Lo ha garantito l'ex presidente lituana Dalia Grybauskaitė in un'intervista a Euronews.
"C'è un'alta probabilità che la Lituania abbia un governo di centro-sinistra. Ma dal punto di vista della politica estera, non vedo alcun cambiamento serio. Sarà un lavoro di continuità, avremo un comportamento responsabile nei confronti dei nostri partner, una posizione pro-europea, pro-Nato e pro-Ucraina. Da questo punto di vista, la Lituania continuerà a essere un buon partner per l'Unione Europea e per i nostri partner", ha dichiarato Grybauskaitė.
L'ex presidente lituana è stata in Portogallo per le Conferenze di Estoril, dove venerdì ha partecipato a un panel sulla diplomazia e la cooperazione internazionale, insieme all'ex capo di Stato della Mongolia, Elbegdorj Tsakhia, e all'ex primo ministro della Tunisia, Mehdi Jomaa.
La minaccia russa tra i temi principali nelle elezioni in Lituania
Al primo turno delle elezioni parlamentari di domenica 13 ottobre, il Partito socialdemocratico lituano (Lsdp), di centro-sinistra, è risultato in testa, seguito dall'Unione dei Democratici Cristiano-Patriottici (Ts-Lkd), di centrodestra, dell'attuale premier Ingrida Simonyte.
Il secondo turno è previsto per domenica 27 ottobre. La maggioranza dei collegi uninominali voterà per scegliere tra i due candidati principali.
La sicurezza interna è una delle preoccupazioni che caratterizzano il processo elettorale in Lituania, un Paese che fa parte del fianco orientale della Nato e dell'Unione Europea.
Per l'ex capo di Stato del Paese, un accordo di pace in Ucraina che permetta alla Russia di mantenere i territori conquistati, come vuole Vladimir Putin, non farà altro che dare spazio alla Russia per prepararsi a nuove aggressioni contro altri Paesi vicini, come gli Stati baltici e non solo.
"Se noi, Paesi occidentali e Nato, permettiamo all'Ucraina di cedere e di fare questo tipo di compromesso, significherà che l'Occidente ha fallito nel resistere allo Stato terrorista al confine. E significherà anche che daremo spazio alla Russia per preparare il prossimo clima aggressivo nei confronti dei suoi vicini. E non si tratta necessariamente degli Stati baltici. Potrebbero essere anche la Moldavia e persino la Georgia", avverte Grybauskaitė.
Le elezioni negli Stati Uniti e l'impatto sulle relazioni con la Russia
Grybauskaitė, che è stata anche commissaria Ue, ritiene che il presidente russo continuerà a rappresentare un pericolo per l'intera Europa finché vivrà. "La Russia di Putin oggi è un vicino pericoloso. Non solo la Russia, ma la Russia di Putin. Soprattutto perché Putin ha iniziato una guerra aperta contro i suoi vicini, e non si può tornare indietro. E fino alla fine del suo tempo, sarà in uno stato mentale di guerra. Ciò significa che, in un ambiente di guerra più o meno intenso, sarà sempre pericoloso per l'Unione Europea e i suoi vicini", l'ex commissaria europea.
L'ex presidente lituana ritiene inoltre che le elezioni statunitensi avranno un impatto anche sulle relazioni con la Russia e creeranno nuove sfide per l'Unione europea, indipendentemente da chi uscirà vincitore il 5 novembre.
"Con la possibile elezione di Kamala Harris, queste sfide saranno, in un certo senso, per l'Europa di assumersi maggiori responsabilità di difesa e di essere più autosufficiente. Con la potenziale vittoria di Donald Trump, queste sfide saranno così vaste che non avremo tempo per discutere e pensare, ma solo per prendere decisioni. Da questo punto di vista, l'Europa deve prendere una posizione molto seria per investire rapidamente nell'industria della difesa, nelle capacità militari, e il processo decisionale deve essere snellito. Non ci sarà tempo per le discussioni. Putin non ci darà tempo per discutere", ha sottolineato Grybauskaitė.