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Crisi abitativa in Portogallo: migliaia in piazza chiedono misure urgenti

Manifestazioni in Portogallo
Manifestazioni in Portogallo Diritti d'autore  Armando Franca/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Armando Franca/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Si fa sempre più problematica la crisi abitativa in Portogallo. I prezzi degli immobili hanno subito un'impennata, ma sono tantissimi i residenti che non possono permettersi un affitto o comprare casa. Sabato in migliaia sono scesi in piazza in 22 città

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Migliaia di persone hanno protestato nelle città di tutto il Portogallo contro l'inaccessibilità dei prezzi delle case e l'aumento dei costi degli affitti, affermando di essere stati esclusi dal mercato immobiliare. I manifestanti hanno marciato con cartelli recanti slogan come “I nostri quartieri non sono affari vostri” e “Devo scegliere tra pagare una casa o mangiare”.

La crisi abitativa ha le sue radici nella cronica carenza di alloggi sociali e a prezzi accessibili, una situazione aggravata dall'arrivo in Portogallo di ricchi stranieri con la promessa di agevolazioni fiscali.

Il boom del turismo ha portato anche a un aumento del numero di alloggi locali affittati per vacanze a breve termine, il che ha messo ancora più sotto pressione il mercato immobiliare per i locali.

“Il problema degli alloggi è un problema che va avanti da molti anni nel nostro Paese e che ora sta raggiungendo una situazione oltremodo insopportabile”, ha dichiarato un manifestante a Porto.

Il governo di coalizione di centro-destra portoghese, guidato dal primo ninistro Luís Montenegro e composto dal Partito Socialdemocratico e dal Partito Popolare CDS, ha annunciato un pacchetto di 2 miliardi di euro per la costruzione di 33mila alloggi entro il 2030, ma molti manifestanti dubitano che saranno in grado di realizzarlo.

Attivisti spingono un finto edificio con manifesti in stile immobiliare con immagini del primo ministro Luís Montenegro durante una protesta a Lisbona, 28/09/2024
Attivisti spingono un finto edificio con manifesti in stile immobiliare con immagini del primo ministro Luís Montenegro durante una protesta a Lisbona, 28/09/2024 Armando Franca/Copyright 2024 The AP. All rights reserved

“Manifestiamo per dire al governo che è necessario adottare misure per abbassare il prezzo degli alloggi e mettere al primo posto la vita di chi vive e lavora nel nostro Paese e ha bisogno di un tetto sopra la testa”, ha detto André Escoval, del movimento per il diritto alla casa, Porta a Porta.

Ventidue città in tutto il Paese hanno aderito all'appello della piattaforma che riunisce organizzazioni e movimenti come Casa Para Viver, Porta a Porta, Referendo pela Habitação, Projecto Ruído, Vida Justa e 1º Esquerdo. La piattaforma non ha dubbi sul fatto che il governo guidato da Luís Montenegro “sia molto impegnato nel settore immobiliare”.

“I prezzi delle case e gli affitti continuano a salire, il sovraffollamento aumenta, così come le baracche, i senzatetto e gli sfratti. La maggior parte, se non la totalità, del nostro stipendio viene spesa per pagare gli alloggi. In questo modo, è inevitabile che la povertà aumenti”, hanno dichiarato gli organizzatori all'agenzia di stampa Lusa.

Nella sua dichiarazione di missione pubblicata online, il movimento Porta a Porta afferma che la crisi abitativa in Portogallo non è temporanea, ma “cronica e strutturale”. Tra il 2020 e il 2021, i prezzi delle case in Portogallo sono aumentati del 157%. Dal 2015 al 2021, gli affitti sono aumentati del 112%, secondo Eurostat, l'agenzia statistica dell'Unione europea. Il Portogallo è uno dei Paesi più poveri dell'Europa occidentale e da tempo cerca investimenti basati su un'economia a bassi salari. Poco più della metà dei lavoratori portoghesi guadagna meno di 1.000 euro al mese, secondo le statistiche del ministero del Lavoro.

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