Al largo delle coste italiane sono stati tratti in salvo sette uomini partiti dalla Libia. I politici francesi stanno sollecitando il governo britannico ad agire contro le morti dei migranti e a lasciare che entrino in Inghilterra
Mercoledì in acque italiane, la Guardia costiera ha salvato sette uomini da un'imbarcazione partita dalla Libia che stava affondando.
I sopravvissuti hanno raccontato ai soccorritori che la loro imbarcazione era partita dalla Libia il primo settembre. “I sopravvissuti hanno detto che a bordo c'erano 28 persone, tra cui tre minori, 21 dei quali, durante la navigazione, sono caduti in mare a causa delle condizioni meteorologiche avverse”, ha riportato la Guarda costiera in un comunicato.
In precedenza, il 31 agosto le autorità italiane avevano fermato una nave della ong tedesca Sea Watch, dopo che questa aveva salvato 289 persone in quattro operazioni nelle acque internazionali al largo della Libia.
Le autorità italiane hanno trattenuto la nave per 20 giorni e hanno multato l'ong fino a 10mila euro. L'Italia sostiene che il salvataggio sia avvenuto senza l'autorizzazione delle autorità libiche, mentre l'ong ritiene che l'autorizzazione non sia richiesta dal diritto internazionale.
I migranti continuano ad attraversare la Manica
Non si fermano gli attraversamenti della Manica da parte dei migranti. Mercoledì è stata avvistata una barca con decine di persone a bordo nelle acque tra Francia e Inghilterra. È passato solo un giorno da quando 12 migranti sono morti dopo che si è rovesciata un'imbarcazione che ne trasportava più di cinquanta.
Le motovedette francesi hanno monitorato il gommone pieno di persone stipate una accanto all'altra, alcune delle quali con le gambe penzoloni.
I politici francesi hannosollecitato il governo britannico ad agire. "O il Regno Unito chiude completamente il suo confine, o fa qualcosa per rendere più sicuro il passaggio, perché non possiamo continuare a esporre a questo rischio tutti questi uomini e donne amanti della libertà che sono fuggiti dalla guerra e il cui unico desiderio è quello di raggiungere l'Inghilterra", ha dichiarato Olivier Barbarin, sindaco di Le Portel.
"Noi, come funzionari eletti, non ne possiamo più. Siamo stufi di dover gestire queste situazioni e di vedere questa miseria andare verso il massacro", ha detto invece il sindaco della città costiera francese di Wimereux, Jean-Luc Dubaële.
Dubaële propone ai due Paesi di rompere con l'accordo di Le Touquet, un trattato firmato nel 2003 che stabiliva controlli di frontiera giustapposti. “Legalizziamo il processo e lasciamo che i migranti passino in Inghilterra”, ha aggiunto.