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Sabotaggio Nord Stream, Wsj: opera di ucraini comandati da Zaluzhny contro ordine di Zelensky

Un'immagine dopo l'incidente al Nord Stream 2
Un'immagine dopo l'incidente al Nord Stream 2 Diritti d'autore Swedish Coast Guard via AP, File
Diritti d'autore Swedish Coast Guard via AP, File
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il gruppo di sommozzatori avrebbe agito contro gli ordini del presidente che aveva approvato il piano e poi rinunciato su consiglio della Cia. La ricostruzione del quotidiano statunitense sembra confermata dalle indagini tedesche e dalla rimozione successiva del generale Zaluzhny dal suo incarico

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A eseguire due anni fa il sabotaggio del gasdotto Nord Streamche trasportava gas russo in Europa, sarebbe stato secondo il Wall Street Journal (Wsj) un gruppo di sabotatori ucraini guidato dall'ex capo delle forze armate Valeri Zaluzhny, che avrebbe agito contro gli ordini del presidente Volodymir Zelensky.

Media tedeschi mercoledì avevano ricostruito la vicenda di uno dei presunti autori, un subacqueo professionista di 44 anni, Volodymyr Zhuravlov, di nazionalità ucraina, che sarebbe fuggito dalla Polonia dove risiedeva prima di essere raggiunto da un mandato di arresto europeo spiccato a giugno dalla Procura federale tedesca.

Il quotidiano statunitense ha rivelato che, stando a diverse fonti tra alcuni dei partecipanti citate in esclusiva e quattro alti funzionari di Kiev, Zelensky aveva inizialmente approvato il piano, ma avrebbe fatto marcia indietro dopo indicazioni della Cia.

Nonostante questo Zaluzhny, rimosso quest'anno dal suo incarico e ora ambasciatore a Londra, sarebbe andato avanti, per quanto il generale abbia smentito l'indiscrezione come una "mera provocazione".

La presidenza ucraina ha respinto come "assoluta assurdità" il rapporto sul coinvolgimento di Kiev nel sabotaggio . "È un'assoluta assurdità. Non c'era alcun senso pratico in tali azioni per l'Ucraina", ha detto all'Agencie France Presse il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak.

La dinamica del sabotaggio del gasdotto Nord Stream e come è successo

Il sabotaggio sarebbe stato compiuto con uno yacht a noleggio e un equipaggio di sei persone, tra cui sommozzatori addestrati. Uno di loro era una donna, una copertura per fare apparire gli agenti come un gruppo di vacanzieri.

"Mi fa sempre ridere quando leggo le speculazioni dei media su qualche grande operazione che coinvolge servizi segreti, sottomarini, droni e satelliti", ha detto al Wsj un ufficiale coinvolto nel complotto.

"Tutto è nato da una notte di forti sbronze e dalla ferrea determinazione di una manciata di persone che hanno avuto il coraggio di rischiare la vita per il loro Paese", ha detto la fonte.

Parti dello scoop del giornale sembrano confermate da un'indagine della polizia tedesca durata quasi due anni, che ha ottenuto comunicazioni via e-mail, cellulari e telefoni satellitari, oltre a impronte digitali e campioni di Dna dal presunto team di sabotaggio.

Seppure non confermata ufficialmente, si tratta di un versione della storia che sorprende, poiché a più riprese si era ipotizzato un coinvolgimento della Russia nel sabotaggio.

Perse le tracce di un sub membro del commando ricercato in Germania

Di Zhuravlov, il membro del commando fuggito dalla Polonia dopo il mandato di arresto (che dura 60 giorni), si sa ancora poco tranne che avrebbe abbandonato la Polonia, riuscendo a riparare in Ucraina.

Assieme all'istruttore sub, gli inquirenti sarebbero sulle tracce di altre due persone, compresa una donna (tutti ucraini). Secondo quanto riportato dall'agenzia Afp prima del Wsj, i tre avrebbero trasportato sul posto gli esplosivi a bordo di un'imbarcazione a vela, la Andromeda, sulla quale la magistratura tedesca aveva acceso i riflettori nel 2023.

La barca era partita da Rostock, in Germania, sulle rive del mar Baltico, avrebbe poi fatto scalo su un'isola danese e successivamente avrebbe toccato anche le acque svedesi e polacche.

Le indagini sul sabotaggio dei due gasdotti Nord Stream

I gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2 sono stati fatti saltare in aria con un atto di sabotaggio alla fine di settembre del 2022: le deflagrazioni hanno danneggiato tre delle quattro condotte. L'indagine sui fatti è condotta in Germania dalla polizia federale e dall'Ufficio federale di polizia criminale, per conto del Procuratore generale.

Un'inchiesta è stata condotta anche dalla Svezia, ma si è concentrata soltanto su uno dei sabotaggi. Nel febbraio scorso gli inquirenti scandinavi hanno però deciso di chiudere il fascicolo, poiché i fatti non ricadono nella loro giurisdizione.

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