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Turchia, Erdoğan: "Vicini alla fine delle operazioni contro i separatisti curdi"

Combattenti curdi
Combattenti curdi Diritti d'autore Ceerwan Aziz/Copyright 2018 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Ceerwan Aziz/Copyright 2018 The AP. All rights reserved.
Di Euronews
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Il presidente turco annuncia che le operazioni contro li Partito dei Lavoratori del Kurdistan in Iraq e Siria sono quasi concluse. "Dobbiamo assolutamente prosciugare la palude del terrorismo", commenta Erdoğan

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Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha annunciato sabato che l'operazione delle forze turche nel nord dell'Iraq e della Siria contro i combattenti del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) sarà presto portata a termine.

"Siamo determinati a non permettere che nessuna struttura che rappresenti una minaccia per il nostro Paese si trovi sulla linea di confine tra Iraq e Siria. Completeremo molto presto il blocco nella zona dell'Operazione Claw-Lock nel nord dell'Iraq", ha dichiarato Erdogan durante il suo discorso alla cerimonia di laurea presso il Campus dell'Università della Difesa Nazionale, e ha aggiunto: "L'organizzazione separatista (Pkk, ndr) è diventata incapace di agire all'interno dei nostri confini".

L'operazione turca contro i separatisti curdi in Siria e Iraq

Nell'aprile 2022, la Turchia ha lanciato l'"Operazione Claw-Lock" con l'intento di proteggere il confine con l'Iraq settentrionale dagli attacchi dei separatisti curdi.

"In Iraq e in Siria, l'organizzazione è in trappola. Siamo alle loro costole con i nostri militari, la polizia, la gendarmeria e gli agenti dell'intelligence. Molto presto completeremo l'isolamento nella zona dell'Operazione Claw-Lock nel nord dell'Iraq", ha aggiunto Erdogan.

"In Siria, completeremo gli anelli mancanti della linea di sicurezza lungo il nostro confine meridionale, sulla base dell'integrità territoriale della Siria", ha detto il leader turco e ha aggiunto: "Se vogliamo realizzare i nostri obiettivi dichiarati in economia, politica estera, democrazia, diritti e libertà, dobbiamo assolutamente prosciugare la palude del terrorismo".

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