I manifestanti chiedono maggiori investimenti da parte del governo regionale di Madrid e affermano che il sistema sanitario pubblico della regione viene smantellato a favore di un modello basato sulla privatizzazione della gestione sanitaria
Migliaia di persone hanno manifestato domenica a Madrid in difesa dell'assistenza sanitaria pubblica, contro le lunghe liste d'attesa e la mancanza di investimenti a livello regionale.
La grande protesta è stata organizzata dalla piattaforma Vecinas y vecinos de barrios y pueblos de Madrid, con il sostegno dei sindacati e la partecipazione dell'attuale ministra della Salute del governo spagnolo, Mónica García, che ha dichiarato che la sanità pubblica "non è in vendita, è difesa".
Spagnoli contro la privatizzazione della sanità pubblica
Nella stessa ottica, Roberto Tormamira, portavoce del gruppo organizzatore, ha sottolineato che la sanità pubblica "appartiene a tutti i cittadini", è stata pagata dai contribuenti "per generazioni" e "viene privatizzata".
I manifestanti hanno chiesto maggiori investimenti pubblici e hanno criticato il fatto che le liste d'attesa nella comunità autonoma di Madrid, dove la sanità è gestita dal governo regionale del conservatore Partito popolare (Pp), superano il milione di pazienti per una serie di test diagnostici e interventi.
Molti hanno anche criticato lo "smantellamento" delle cure primarie, che sta portando al "collasso" degli ospedali. Sotto i riflettori anche la riduzione dei posti letto negli ospedali e la diminuzione del numero di pediatri negli ultimi anni.
La marcia è partita da quattro punti diversi e si è conclusa nella centrale Plaza de Cibeles della capitale spagnola.