Il Parlamento europeo chiede di eliminare i costi aggiuntivi per il bagaglio a mano in aereo

Una famiglia in viaggio dall'aeroporto di Dusseldorf
Una famiglia in viaggio dall'aeroporto di Dusseldorf Diritti d'autore Roberto Pfeil/AP2009
Diritti d'autore Roberto Pfeil/AP2009
Di Mared Gwyn JonesVincenzo Genovese
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Con una risoluzione non legislativa, il Parlamento europeo chiede di eliminare i supplementi per il bagaglio a mano e gli altri costi aggiuntivi dei viaggi aerei

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Il testo non ha alcun valore legale e invita la Commissione Europea a rivedere l'attuale legislazione sui diritti dei passeggeri, per vietare le politiche delle compagnie aeree che generano "confusione, disagi, esperienze di viaggio meno confortevoli, ritardi e talvolta controversie tra i passeggeri e il personale delle compagnie".

La presidente del Parlamento Roberta Metsola trasmetterà ora la risoluzione alla Commissione europea e al Consiglio dell'Ue, oltre che ai governi nazionali.

Il bagaglio a mano e gli altri "costi nascosti"

Il documento esorta inoltre gli Stati membri dell'Ue a dare seguito a una sentenza del 2014 della Corte di giustizia dell'Ue, secondo la quale ai passeggeri non può essere addebitato un supplemento per il bagaglio a mano, "a condizione che tali bagagli posseggano determinati requisiti relativi in particolare al loro peso"

Secondo i membri del Parlamento europeo, i "costi nascosti" per il bagaglio portato in cabina e per altri servizi aggiuntivi come l'assegnazione del posto a sedere rendono difficile il confronto dei prezzi per i consumatori e creano concorrenza sleale sul mercato.

Le compagnie aeree dovrebbero anche avere regole coerenti fra loro sulle dimensioni, il peso e il tipo di bagaglio a mano consentito, per evitare confusione quando i passeggeri utilizzano compagnie diverse o devono cambiare vettore, si legge nella risoluzione.

"Nessun passeggero dovrebbe essere umiliato mentre cerca di far valere i propri diritti. Non si dovrebbe dirgli: O paghi o non entri", dice a Euronews Jordi Cañas, eurodeputato spagnolo del gruppo Renew Europe. "Ho visto persone anziane che pensavano che la loro valigia fosse inclusa nel prezzo minacciate di restare a terra se non pagavano".

Cañas ha rivelato anche le pressioni di alcune compagnie aeree, di cui non ha fatto il nome, sul Parlamento affinché cambiasse la sua posizione sulla risoluzione. "Credo che tutti gli europei sappiano di quali compagnie aeree stiamo parlando: stanno mercificando i diritti dei cittadini come parte del loro modello di business".

Nelle sue osservazioni sulla risoluzione, presentate a marzo di quest'anno, la Commissione europea ha dichiarato che sta valutando una serie di misure per affrontare la questione delle franchigie dei bagagli, ma che la "libertà commerciale" delle compagnie aeree deve essere rispettata.

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