Le elezioni generali in Spagna lasciano in sospeso il prossimo governo

Popular Party leader Alberto Nunez Feijoo leaves a polling station after voting in Madrid - Derechos de autor Manu Fernandez/AP
Popular Party leader Alberto Nunez Feijoo leaves a polling station after voting in Madrid - Derechos de autor Manu Fernandez/AP Diritti d'autore Manu Fernandez/AP
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Il blocco di destra è riuscito a conquistare solo 169 seggi e quello di sinistra 153. Entrambi sono lontani dalla maggioranza assoluta

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Le elezioni generali in Spagna lasciano in sospeso il prossimo governo. Il blocco di destra è riuscito a conquistare solo 169 seggi e quello di sinistra 153, entrambi lontani dalla maggioranza assoluta.

Vox non ha fatto male, ma non così bene come nel 2019

Le elezioni generali di domenica in Spagna potrebbero portare a uno stallo nella governabilità del Paese, poiché il PP e il PSOE non hanno abbastanza seggi perché i loro leader possano giurare come presidente del governo. Il candidato del Partito Popolare, Alberto Núñez Feijóo, ha vinto le elezioni ma senza soddisfare le aspettative, poiché non ha vinto con Vox, che ha ottenuto un risultato peggiore rispetto al 2019.

Pedro Sánchez, dal canto suo, resiste, ma la sua riconferma a capo dell'esecutivo dipenderà dalla permanenza o meno nella coalizione di governo del partito catalano filo-indipendentista Junts di Carles Puigdemont, vista la battuta d'arresto subita da ERC - l'altro partito catalano filo-indipendentista - in queste elezioni generali, con le quali ha perso sei seggi. 

Sanchez ha ottenuto risultati migliori del previsto

Con il 100% dei voti scrutinati, il PP ha ottenuto 136 seggi - 47 in più rispetto a quattro anni fa - e Vox 33 - 19 in meno -, per un totale di 169 deputati al Congresso. Una cifra che non permette loro di governare, nemmeno con l'ipotetico contributo dei deputati di UPN e Coalición Canaria, visto che non raggiungono i 176 necessari per realizzare un nuovo governo.

Il blocco di sinistra, invece, ha ottenuto 153 deputati, di cui 122 del PSOE, con Pedro Sánchez che ha tenuto botta dopo la sua rischiosa campagna mediatica, con più talk show che comizi, e 31 dal Sumar, la sorprendente coalizione di 15 partiti di Yolanda Díaz.

Per ottenere i 176 seggi avrebbero bisogno di un totale di 23 deputati in più e i loro tradizionali alleati in Parlamento - ERC, Bildu, PNV e BNG (tutti partiti regionali) - hanno insieme solo 19 seggi. L'investitura di Pedro Sánchez dipenderebbe quindi dalla decisione di Junts. 

L'ex presidente catalano in fuga in Belgio aveva già assicurato prima dell'inizio della campagna elettorale che il suo partito non avrebbe appoggiato né Sánchez né Feijóo, quindi tutto rimane in sospeso. Il risultato sorprendente è quello dell'EH Bildu, prossimo a diventare il primo partito dei Paesi Baschi, mentre l'ERC è il grande sconfitto delle elezioni, probabilmente proprio perché ha sostenuto Sánchez. 

L'esito più probabile è quello di nuove elezioni

Con questi risultati ci sarà uno stallo in Parlamento che, per il momento, permetterà a Pedro Sánchez di rimanere alla Moncloa e potrebbe portare a nuove elezioni.

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