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La direttiva europea contro le "Slapp", le querele infondate ai giornalisti

La giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, assassinata nel 2017 è diventata un simbolo della libertà di stampa
La giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, assassinata nel 2017 è diventata un simbolo della libertà di stampa Diritti d'autore  AP Photo/Rene Rossignaud
Diritti d'autore AP Photo/Rene Rossignaud
Di Maria Psara
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il Parlamento comunitario vuole un provvedimento che riduca le azioni legali temerarie, con costi legali coperti dai proponenti e risarcimenti per le vittime

Si chiamano "Slapp", acronimo di Strategic lawsuit against public participation e sono azioni legali strategiche, utilizzate di solito per scoraggiare giornalisti e attivisti per i diritti umani.

Querele spesso prive di legittimità, infondate o basate su rivendicazioni esagerate, che mirano a intimidire e screditare professionalmente chi le subisce, con un chiaro intento dissuasivo.

Una direttiva per contrastare il fenomeno è al momento in discussione nell'Ue: il Consiglio ha adottato la sua posizione e lo farà presto anche il Parlamento comunitario.

La commissione giuridica (Juri) dell'Eurocamera vuole un provvedimento che riduca le azioni legali temerarie, con costi legali coperti dai proponenti e risarcimenti per le vittime, come spiega in questo video il suo relatore, il socialista tedesco Tiemo Wölken.

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