Michalis Dimitrakopoulos, legale dell'ex vice-presidente del Parlamento europeo, affina la strategia difensiva con la sua assistita in vista dell'udienza che potrebbe deciderne la scarcerazione
È sicuramente l'udienza più attesa nell'indagine per corruzione e riciclaggio di denaro che ha colpito il Parlamento europeo quella di Eva Kaili. Alla vigilia della sua apparizione in aula, l'ex presidente dell'Eurocamera ha incontrato il proprio avvocato nella prigione belga dove è detenuta: quattro ore di colloquio per definire la strategia difensiva.
Le parole dell'avvocato
"Il procedimento penale è segreto. Su questo non posso dire molto, ma l'unica cosa che posso dire è che Eva Kaili è innocente", ha detto Michalis Dimitrakopoulos ai giornalisti all'uscita.
Coinvolto nella vicenda, tra gli altri, pure il compagno dell'eurodeputata greca, l'assistente parlamentare Francesco Giorgi, ora in stato d'arresto e già ascoltato dai giudici. "Si sente tradita dal suo compagno. Si è fidata di lui e lui l'ha tradita".
Kaili e Giorgi sono indagati per corruzione, riciclaggio di denaro e partecipazione a un'organizzazione criminale, che nell'ipotesi degli inquirenti tutelava gli interessi di un Paese del golfo persico, probabilmente il Qatar.
Kaili spera di ottenere dopo l'udienza la libertà condizionata fino all'inizio di un eventuale processo, anche se il suo avvocato non sembra troppo ottimista al riguardo.
"Abbiamo solide argomentazioni legali per il suo rilascio. Combatteremo perché credo che la signora Kaili non sia né a rischio di fuga, né possa in alcun modo distruggere delle prove".
Il legale ha anche smentito i resoconti di stampa per cui Kaili avrebbe chiesto al padre di nascondere del denaro. La donna voleva invece recapitarlo a un altro indagato, che considerava il proprietario di quei soldi: l'ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri.