Vaccinazione e coordinazione le parole d'ordine al Consiglio Europeo a Bruxelles

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Diritti d'autore Olivier Hoslet/AP
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Di Euronews
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Alcuni paesi seguiranno la via italiana per combattere la variante omicron del Coronavirus

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Vaccinazione e coordinamento. Questo è ancora il leit motiv ufficiale dei leader europeo riuniti al vertice di Bruxelles per affrontare la nuova variante della pandemia. Ma c'è molta irritazione intorno a Italia, Portogallo, Grecia e Irlanda, i quattro Paesi che hanno deciso di imporre un test PCR oltre al certificato di vaccinazione per viaggiare.

Roma non è pronta a cambiare idea.

Così i capi di Stato e di governo hanno appena chiesto alla Commissione Europea di lavorare sulla validità del Green pass. L'obiettivo è salvarlo uniformandolo per l'intera Unione.

Così Xavier Bettel primo ministro del Lussemburgo: “Se abbiamo nuove normative nazionali individuali, come possiamo convincere le persone a vaccinarsi? Se abbiamo questo passaporto è per dimostrare alle persone che è decisivo per avere più libertà. E infatti se non si fanno differenze tra persone vaccinate e non vaccinate perché hanno bisogno tutte di un test PCR, penso che sia un'idea sbagliata".

L'altro grande argomento del vertice è come affrontare la Russia e la mobilitazione delle truppe al confine ucraino.

Alcuni stanno facendo pressioni sul nuovo cancelliere tedesco, che stava assistendo al suo primo vertice, per congelare il gasdotto Nord Stream 2.

Altre sanzioni sono nell'aria, ma sembra difficile che i leader dell'UE accetteranno la richiesta ucraina di intervenire prima dell'escalation militare.

Dice Alexander de Croo Primo Ministro del Belgio: "Penso che la prima priorità sia quella di ridimensionare la tensione, per evitare eccessi. È chiaro che da un punto di vista europeo e da un punto di vista della NATO, dev'essere molto chiaro che l'integrità territoriale dell'Ucraina non si tocca."

Il prezzo dell'energia è stata un'altra questione controversa in questo vertice. Ungheria e Polonia stanno facendo molta pressione per porre fine agli elementi del Green Deal europeo che, secondo loro, hanno un costo sulle bollette delle famiglie.

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