Violenza sulle donne, Bruxelles solidale si tinge d'arancione mentre gli abusi crescono

Violenza sulle donne, Bruxelles solidale si tinge d'arancione mentre gli abusi crescono
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Di Isabel Marques da Silva
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Molti palazzi del potere hanno partecipato all'iniziativa di solidarietà internazionale nella giornata mondiale contro gli abusi indetta dall'Onu. Nel mondo 243 milioni le vittime

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Melograno come simbolo della fertilità femminile, ma anche frutto scarlatto come il sangue delle donne vittime di abusi. L’artista belga Haleh Chinikar lo ha scelto per la sua performance a Bruxelles in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Il tema di quest’anno è "Rendere visibile l’invisibile", per ricordare che le aggressioni sono comunemente commesse tra quattro mura.

La pandemia e confinamenti nel 2020 hanno fatto da detonatore ad un fenomeno già preoccupante, In Belgio le chiamate ai numeri di emergenza sono aumentate del 50% rispetto a l’anno scorso. Per le Ong però il Covid ha lasciato anche delle eredità positive, come spiega Irene Zeilinger, di Garance, organizzazione non governativa belga: “Durante questo periodo si sono attivate delle misure aggiuntive come alloggi sicuri e assistenza telefonica o via chat che si è rivelata particolarmente utile. Questi sono servizi che ovviamente esistevano già, ma durante la crisi del Covid 19 e i confinamenti sono stati aumentati in modo significativo. Poiché si sapeva - prosegue l'esperta - che per molte donne rimanere a casa sarebbe stato semplicemente drammatico. Ora le associazioni che si occupano di violenza di genere stanno chiedendo che queste misure straordinarie diventino permanenti. Perché la violenza sulle donne non è come il Covid, non andrà via grazie ad un vaccino.

Si stima che nell’Unione europea una donna su tre sia stata almeno una volta vittima di violenza fisica o sessuale. Secondo l’Onu nel mondo le vittime sarebbero 243 milioni di età compresa tra i 15 ei 49 anni

Il costo economico di queste violenza oltrepassa i mille miliardi di euro, pari al 2% del PIL globale.

Ma i dati veri potrebbero essere molto più alti, considerato che solo il 40% degli abusi viene rivelato ad amici e parenti, e solo il 10% viene invece denunciato alla polizia.

A Bruxelles, come in molte altre città del pianeta, i palazzi delle istituzioni si sono illuminati di arancione per ricordare questa giornata dedicata alla prevenzione della violenza di genere. Una battaglia non imbracciata da tutti. Sei stati membri dell'Unione europea, Bulgaria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Lettonia e Lituania, non hanno ancora ratificato la Convenzione di Istanbul: il primo trattato internazionale che stabilisce pene più dure per colpire un fenomeno che resta ancora per lo più impunito.

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