The Brief From Brussels: i 27 capi di stato e di governo non riescono a trovare un accordo sui soldi da destinare alle politiche europee per i prossimi sette anni. Quando e se ci sarà un accordo è un'incognita
C'era da aspettarselo.
Il primo vertice UE per decidere sul bilancio europeo a lungo termine è stato un fallimento. Dopo più di 27 ore di negoziati, i paesi dell'UE non sono riusciti a trovare un accordo e hanno chiesto più tempo.
E adesso? Cosa dobbiamo aspettarci?
Marta Pilati, analista politico il CEPS a Bruxelles ritiene che ci sarà un nuovo vertice nei prossimi mesi. "Non è chiaro se si tratterà del vertice previsto per marzo o se si tratterà di un vertice straordinario. Potrebbero trovare un accordo in quell'occasione, ma ci sono poche possibilità. In caso contrario, ci saranno altri vertici, oppure solo uno nei prossimi mesi verso la seconda metà dell'anno".
Insomma le spaccature su i due fronti di battaglia permangono. Da una parte i "quattro frugali" (Paesi Bassi, Austria, Danimarca e Svezia) non vogliono versare alle casse di Bruxelles più dell'1% del PIL, mentre un altro gruppo di 17 paesi si oppone ai tagli alla politica agricola comune e di coesione.
Conflitto di interessi
Venirne fuori non sarà facile perché sono due posizioni in netto contrasto destinate a confliggere, a meno che la Commissione europea non riveda la sua proposta originaria.
"Il probabile risultato di queste due tensioni è che verranno tagliate nuove priorità, quelle per cui la Commissione Europea ha proposto un budget più ampio cioè per ricerca, innovazione, difesa, immigrazione", continua Pilati.
Tuttavia queste tensioni non produrranno alcun effetto sui negoziati sulla Brexit, afferma l'analista. Di certo, pero', non aiutano all'immagine dell'UE.