La Commissione Bilancio del Parlamento Europeo ha approvato oltre 277 milioni di aiuti all'Italia per i danni causati dal maltempo nell'autunno del 2018.
La Commissione Bilancio del Parlamento Europeo ha approvato oltre € 293,5 milioni di euro di aiuti del Fondo di solidarietà dell'Unione a seguito di eventi meteorologici estremi in Austria, Italia e Romania nel 2018.
La maggior parte, 277,2 milioni di euro, sarà assegnata all'Italia per i danni dovuti a forti piogge, inondazioni e frane lo scorso autunno. Quasi tutte le regioni italiane da nord a sud sono state colpite da fenomeni meteorologici che hanno causato decine di decessi e anche danni mareriali: interruzioni di reti stradali e fluviali, allagamenti di edifici pubblici e privati, interruzioni delle reti elettriche e del gas, oltre a perdite nel settore del legname e del turismo.
La relazione dell'eurodeputato dei Popolari Europei Siegfried Muresan è stata approvata con 35 voti favorevoli, uno contrario e tre astensioni.
Esprime soddisfazione per il voto l'eurodeputato del Partito Democratico Paolo De Castro relatore del rapporto per il Gruppo dei Socialisti e Democratici:
"Come relatore S&D del provvedimento, ho ancora negli occhi le immagini catastrofiche delle alluvioni in Emilia Romagna e dei milioni di alberi abbattuti in Veneto. Questa decisione è un segno di solidarietà dell'Unione nei confronti dei nostri territori, e di vicinanza ai nostri cittadini e alle aree più colpite da queste calamità".
Anche i Cinque Stelle ritengono il voto odierno un passo avanti verso lo stanziamento di fondi per le regioni vittime di maltempo:
“Purtroppo i cambiamenti climatici mettono a dura prova i nostri territori e i danni causati dal maltempo sono sempre più ingenti. Ecco perché è fondamentale lavorare sul tema della prevenzione: chiediamo all’Europa di promuovere investimenti pubblici di messa in sicurezza del territorio fuori dei vicoli di bilancio. Solo così l’Europa cambia” commenta in una nota l'europarlamentare del Movimento Cinque Stelle Mario Furore.
Si attende ora l'approvazione del rapporto anche da parte del Parlamento Europeo, il testo dovrebbe essere in votazione durante la prossima seduta plenaria, e anche dal Consiglio dei ministri dell'Unione Europea.