Il tedesco è il candidato di punta per il partito popolare europeo, che dovrebbe ottenere il numero maggiore di seggi al Parlamento europeo alle prossime elezioni. Ma alcuni leader europei si dicono contrari alla scelta del presidente della Commissione europea tra gli Spitzenkandidaten
Non accade spesso che i leader dell'UE inizino le loro riunioni accolti da folle acclamanti o tra i baci dei fans... ma è così che è andata in occasione dell'incontro a Sibiu in Romania.
Se da un lato i leader hanno delineato la direzione futura dell'UE, dall'altro si sono mostrati divisi sul metodo per scegliere il prossimo presidente della Commissione europea. Alcuni, come il presidente francese Emmanuel Macron, si oppongono all'attuale sistema di selezione che punta tutto sul candidato principale del partito politico che ottiene il maggiori di seggi al parlamento europeo.
"Non credo che sia la strada giusta, non prima di avere delle liste transnazionali", ha affermato al suo arrivo nella cittadina rumena.
Il presidente francese ha a lungo chiesto agli elettori di esprimere il loro voto a livello europeo e non solo per i candidati nazionali e proprio lui potrebbe mettere il bastone tra le ruote al candidato leader del Partito popolare europeo di centro destra, Manfred Weber, che aspira a diventare presidente della Commissione europea.
La missione di Manfred Weber a Sibiu è stata infatti avere i leader europei dalla sua parte "Sia che vogliate la sinistra o l'estrema destra o un' Europa basata su valori democristiani, queste sono le opzioni sul tavolo e le persone devono poter decidere", ribatte a margine del summit.
Il primo ministro ungherese Viktor Orban, che è stato sospeso dal gruppo di Weber e si è scontrato spesso con lui, potrebbe anche impedire al tedesco di diventare il prossimo presidente della Commissione europea.
Ma Weber ha dei sostenitori, come il presidente dell'emicilo Antonio Tajani. "Lui è il nostro candidato e lo difenderò", assicura.
In questo vertice i leader dell'UE si sono impegnati a rispettare 10 punti per il futuro e hanno promesso di rimanere uniti. Ma ciò non impedirà ai gruppi politici di combattere per queste elezioni con le unghie e con i denti.