Brexit: il vertice UE partorisce un topolino?

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Di Alberto De Filippis
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E la May abbandona le discussioni

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E dalla dichiarazione congiunta delle 19,30 di giovedì sera si è passati alla discussioni notturne. Sulla carta il vertice europeo di Bruxelles che consacrava la quasi totalità del suo tempo alla telenovela fra Londra e l'Unione Europea averbbe dovuto concludersi abbastanza in fretta. Chi ci sperava però è rimasto deluso.

Theresa May ha abbandonato le discussioni e a giornalisti ed analisti non è rimasto altro da fare che affidarsi alle ipotesi. Perché sono diverse opzioni sul tavolo. Prende quota una nuova proposta che concederebbe l'estensione sulla Brexit fino al 22 maggio senza l'obbligo del voto ai Comuni. Resta l'obbligo di Londra, in base a una legge nazionale, di dire a Bruxelles, entro l'11 aprile, se parteciperà alle elezioni Europee. Meno gettonata invece l'iniziativa franco-Benelux che prevede una proroga fino al 7 maggio, sempre con l'obbligo per Londra di esprimersi sul voto europeo entro l'11 aprile. Tra le altre possibilità, quella di un'estensione di nove mesi. Tutte le proposte restano sul tavolo. I capi di stato e di governo valutano i pro ed i contro delle varie possibilità, anche nella speranza di evitare di dover tornare a Bruxelles per un vertice straordinario la prossima settimana

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