Amiche come prima? Varsavia apre ad un accordo con la Commissione europea

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Di Elena Cavallone
Amiche come prima? Varsavia apre ad un accordo con la Commissione europea

Si apre uno spiraglio di luce nella burrascosa relazione tra Varsavia e Bruxelles, che da mesi accusa il governo polacco di violare lo stato di diritto. Il leader del partito al potere, Jarosław Kaczyński, su quotidiano nazionale di centro destra mercoledì ha affermato che ci sono alte probabilità di metter fine alla disputa con la Commissione europea. "Agiremo secondo gli accordi stabiliti con l'esecutivo UE- si legge-. E' necessario per riportare la situazione alla normalità".

Ad aver deteriorato i rapporti tra i due partner è stata la riforma del sistema giudiziario che limiterebbe l'indipendenza della magistratura. A dicembre la Commissione europea aveva deciso di invocare l'articolo 7 del trattato UE: una procedura che potrebbe privare la Polonia del diritto di voto in seno al Consiglio. Ma a difendere Varsavia finora ci ha sempre pensato Budapest, assicurando di porre un veto a ogni eventuale sanzione.

Da allora Bruxelles ha concesso una serie di scadenze al governo polacco per chiarire la sua posizione, l'ultima scaduta proprio lo scorso 20 marzo. Le risposte non hanno mai convinto il vicepresidente Frans Timmermans, che il mese scorso le ha definite non in linea con le raccomandazioni della Commissione europea. Ma i colloqui vanno avanti nella speranza di non dover sganciare una tale bomba nucelare. Le possibilità di un accordo con la Commissione Ue "sono concrete" afferma Kaczyński, "circa dell'80 per cento".

D'altronde, in vista del dibattito sul prossimo bilancio europeo, è probabile che Varsavia sia disposta a scendere a compromessi e apportare modifiche alla controversa riforma.