Bruxelles in piazza contro TTIP e CETA

Bruxelles in piazza contro TTIP e CETA
Di Arianna Sgammotta Agenzie:  EFI KOUTSOKOSTA
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Più di sei mila persone.

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Più di sei mila persone. Tante hanno partecipato a Bruxelles alla marcia contro il TTIP e Ceta, i trattati per un’area di libero scambio tra Unione europea e Stati Uniti e Canada. L’evento organizzato nel quartiere delle isitituzioni comunitarie ha coinvolto decine di categorie sociali: studenti, pensionati, attivisti ed ecologisti. Tutti scesi in strada per protestare contro quelli che ritengono trattati a favore soltanto delle multinazionali.

Per i manifestanti il principale timore è che attraverso il TTIP le multinazionali possano influenzare le leggi degli Stati.

Per chi martedi è sceso in piazza a Bruxelles pero prima del TTIP, c‘è da fermare la ratifica del Trattato con il Canada. Se questo dovesse essere approvato, infatti, anche l’accordo con gli Stati Uniti avrebbe maggiori possibilità di vedere la luce.

“Abbiamo paura che le medicine diventeranno più care“spiega una manifestante “Probabilmente questo va bene per le aziende, ma non per i cittadini”.

“Siamo davvero pronti a rinunciare alla nostra qualità di vita per qualche piccolo punto percentuale di crescita economica? E’ questa la domanda che ci dobbiamo porre. Davvero non ci sono altri sistemi in grado di creare occupazione, per i giovani in particolare?” spiega a Euronews un altro manifestante.

“Le reazioni dell’opinione pubblica contro il TTIP e il Ceta sono in aumento. Un recente sondaggio condotto in Francia ha rivelato che 7 persone su 10 considerano “pericoloso” l’accordo, secondo l’Eurobarometro il consenso sul TTIP è al 20% in Austria e al 26% in Germania” conclude la nostra inviata al corteo.

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