Questa settiman in Utalk rispondiamo alla domanda di Eva di Parigi: “In Europa, qual è lo status giuridico degli embrioni umani?” Risponde Carine
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Questa settiman in Utalk rispondiamo alla domanda di Eva di Parigi: “In Europa, qual è lo status giuridico degli embrioni umani?”
Risponde Carine Brochier dell’“Istituto Europeo di Bioetica“http://www.ieb-eib.org/en/ di Bruxelles: “Finora, la questione dello status giuridico dell’embrione non è ancora stata completamente risolta come possiamo vedere dalla recente sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo per quanto riguarda il caso di ““Parrillo versus Italia”“: https://it.euronews.com/2015/08/28/dopo-il-no-di-strasburgo-si-riaccende-il-dibattito-su-embrioni-e-ricerca/. Nel diritto, generalmente abbiamo due categorie distinte: le cose o gli oggetti e le persone.
Quindi la domanda: gli embrioni siano considerati cose o persone? Con questo giudizio “(caso “Parrillo versus Italia”)” http://www.ieb-eib.org/fr/pdf/20150831-cedh-parillo-vs-italie.pdf la Corte europea dei diritti dell’uomo ha giusto indicato che in nessun caso gli embrioni possono essere considerati come “un bene” o come “una cosa”.
Nel frattempo, la Corte non ha detto che di fatto gli embrioni debbano essere considerati come persone.
Quindi, stiamo ancora valutando il problema. Si tratta di qualcosa di doloroso per gli scienziati e anche in relazione ad alcune problematiche come l’interruzione volontaria di gravidanza e l’aborto. Infatti, se gli “embrioni” http://www.treccani.it/enciclopedia/embrione_res-cc087a7a-98f6-11e1-9b2f-d5ce3506d72e_%28Dizionario-di-Medicina%29/ sono considerati come persone, possiamo ancora procedere a un’interruzione volontaria di gravidanza?
Detto questo, visto che gli embrioni non vengono considerati come cose o metà-cose, la questione è ancora da liquidare. Una cosa è certa, non esiste alcuna differenza tra gli embrioni in vitro e in vivo.
Se mantenuti in ambiente favorevole, gli embrioni diventano sempre neonati, bambini e secondo me è questo su cu forse oggi bisogna lavorare perchè impegnativo e nuovo.”
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