Primo passo contro il finanziamento illecito dei gruppi armazi nelle zone di guerra
No ai minerali sporchi di sangue. Per contrastare lo sfruttamento dei minerali utilizzati dai signori della guerra nei paesi africani e sudamericani per finanziarsi, il Parlamento europeo sostiene un meccanismo di autocertificazione.
Le fonderie e le raffinerie europee che importano alcuni minerali e metalli come lo stagno, il tungsteno, il tantalio e l’oro, dovranno dimostrare di agire con responsabilità e di non contribuire al finanziamento illecito di gruppi armati. Lo ha deciso la commissione per il Commercio internazionale del Parlamento europeo, la legge dovrà essere approvata in plenaria a maggio.
Ur phone cud contain #ConflictMinerals like gold that r traded illegally.
GreensEP</a> vote 2day <a href="http://t.co/L4oH11CcFi">http://t.co/L4oH11CcFi</a> <a href="http://t.co/TGkgNbeQHb">pic.twitter.com/TGkgNbeQHb</a></p>— European Greens (
europeangreens) 14 Aprile 2015
I deputati hanno migliorato la proposta iniziale della Commissione europea introducendo regole obbligatorie e non volontarie sull’autocertificazione, ma parlamentari verdi hanno espresso delle critiche, perché avrebbero voluto che il sistema di autocertificazione fosse applicabile a tutti le aziende che acquistano e lavorano questi materiali all’interno dell’Unione europea.
MEPs vote to improve draft EU rules on #ConflictMinerals but further improvement necessary http://t.co/9rvXmAtZdvpic.twitter.com/Gt8SFwwGOh
— Greens in the EP (@GreensEP) 14 Aprile 2015
Con oltre 400 importatori, l’Unione europea è uno dei principali mercati per queste minerali e metalli utilizzati per la produzione di telefonini e elettrodomestici.