Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Golfo di Biscaglia, stop invernale alla pesca per proteggere i delfini

Un delfino nuota nella zona umida di Bolsa Chica, nella contea di Orange, a Huntington Beach, in California, venerdì 27 aprile 2012.
Un delfino nuota nella zona umida di Bolsa Chica, nella contea di Orange, a Huntington Beach, in California, venerdì 27 aprile 2012. Diritti d'autore  Copyright 2012 AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Copyright 2012 AP. All rights reserved.
Di Christina Thykjaer
Pubblicato il
Condividi Commenti
Condividi Close Button

Nel 2026 l’Ue reintrodurrà il divieto temporaneo di pesca nel Golfo di Biscaglia per ridurre le catture accidentali di delfini e altri cetacei

Ogni inverno il Golfo di Biscaglia si trasforma in un’area ad alto rischio per i delfini comuni. La sovrapposizione tra i loro movimenti stagionali e l’intensa attività di pesca aumenta, anno dopo anno, la probabilità di catture accidentali. Si tratta di una situazione nota da tempo a scienziati e autorità europee e che ha spinto Bruxelles a intervenire nuovamente.

La Commissione europea ha annunciato questa settimana che nel 2026 reintrodurrà il divieto temporaneo di pesca nel Golfo di Biscaglia, una misura mirata a ridurre la mortalità dei delfini e di altri piccoli cetacei. La chiusura scatterà dal 22 gennaio al 20 febbraio e riguarderà le imbarcazioni di lunghezza superiore agli otto metri, che dovranno rimanere in porto durante questo periodo.

La decisione non arriva a sorpresa. È il terzo anno consecutivo che l’Unione europea ricorre a una chiusura invernale di questo tipo, dopo aver verificato l’efficacia delle restrizioni adottate negli anni precedenti. Secondo i dati citati dalla Commissione, nel 2025 il numero di delfini uccisi è diminuito in modo significativo rispetto al periodo precedente all’introduzione dei divieti, un risultato che ha rafforzato la scelta di riproporre la misura.

Alla base di questa politica c’è un problema strutturale. Ogni inverno, centinaia di delfini vengono ritrovati morti sulle coste atlantiche, molti dei quali con segni evidenti di cattura nelle reti da pesca. Organizzazioni scientifiche come l’osservatorio francese PELAGIS documentano da anni il fenomeno e sollecitano interventi più incisivi per ridurre l’impatto della pesca sulla fauna marina.

Circa 300 imbarcazioni coinvolte

La nuova chiusura interesserà circa 300 imbarcazioni dell’Unione europea, un impatto che la Commissione riconosce come significativo per il settore. Per questo motivo, Bruxelles ha ricordato che i pescatori potranno beneficiare di compensazioni economiche attraverso il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, oltre a eventuali aiuti nazionali, con l’obiettivo di attenuare le perdite di reddito durante il periodo di inattività.

Lo stop temporaneo non è però l’unico strumento previsto. La Commissione mantiene l’obbligo di utilizzo dei deterrenti acustici per alcuni pescherecci durante tutto l’anno: dispositivi che emettono suoni per tenere i cetacei lontani dalle reti. A questo si aggiunge il rafforzamento dei programmi di monitoraggio, con osservatori a bordo e sistemi di telecamere destinati a controllare le interazioni tra pesca e fauna marina.

Nel complesso, Bruxelles punta a ripetere una strategia che si è già dimostrata efficace: ridurre la pressione di pesca nei periodi più critici dell’anno per offrire una tregua ai delfini, cercando allo stesso tempo di tutelare l’attività di un settore fondamentale per molte comunità costiere europee.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi Commenti

Notizie correlate

Le migliori foto dell'Associated Press della fauna selvatica del 2025

Sebastopoli: più di trenta delfini morti per la fuoriuscita di petrolio nel sud della Russia

Il cioccolato potrebbe scomparire entro il 2050: un'alternativa resistente al clima lo sostituirà?