Il commissario per il clima Wopke Hoekstra ha dichiarato a Euronews che Bruxelles deve alzare il tiro sulla diplomazia climatica, dopo che il presidente Donald Trump ha nuovamente tirato fuori gli Stati Uniti dagli sforzi globali per contrastare il cambiamento climatico
Il commissario europeo per il clima Wopke Hoekstra ha dichiarato che l'Unione europea deve alzare il tiro sulla diplomazia climatica dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è nuovamente tirato fuori dall'accordo sul clima di Parigi.
Al margine del World economic forum di Davos, Hoekstra ha dichiarato a Euronews che è "davvero spiacevole" che il volubile presidente Usa abbia iniziato il suo secondo mandato con un ordine esecutivo per uscire dal processo di azione globale sul clima lanciato dieci anni fa nella capitale francese.
"Non è del tutto inaspettato, naturalmente, ma è spiacevole perché stiamo parlando della più grande economia del mondo, della potenza più influente che abbiamo e del secondo Paese in termini di emissioni", ha detto Hoekstra. "Questo ha delle conseguenze".
Tra queste conseguenze c'è il fatto che le altre principali potenze mondiali dovranno ora decidere chi prenderà il comando in vista del cruciale vertice Cop30 in Brasile, in cui i Paesi dovranno definire come intendono migliorare la loro strategia di riduzione delle emissioni.
Hoekstra ha sottolineato che l'Ue continuerà a impegnarsi con i "nostri amici statunitensi" nel campo dell'azione per il clima, oltre che su questioni urgenti di geopolitica e commercio. Allo stesso tempo, l'Europa deve essere più assertiva nella sua diplomazia in tutto il mondo.
"Quando c'è un vuoto, altri lo riempiono e questo vale anche per noi", ha detto il politico olandese. "Ma sono sicuro che anche i cinesi, gli indiani e altri faranno la loro parte".
L'Ue non rispetterà la scadenza per presentare la sua proposta di riduzione delle emissioni
I segnali indicano che sarà necessario un notevole sforzo prima della Cop30. Solo sei Paesi hanno finora presentato gli impegni di azione climatica aggiornati richiesti dall'Accordo di Parigi, nonostante la scadenza sia il mese prossimo.
Tra loro proprio gli Stati Uniti, grazie a un colpo di coda di Joe Biden negli ultimi giorni della sua presidenza. "Non posso che elogiare la sua amministrazione per averlo fatto", ha detto Hoekstra.
L'Ue è destinata a non rispettare la scadenza: l'esecutivo comunitario deve ancora presentare l'attesa proposta di riduzione delle emissioni per il 2040. "È di fondamentale importanza arrivare in Brasile con il giusto livello di ambizione", ha dichiarato Hoekstra.
Un occhio agli Stati Uniti e uno alla Cina
Nelle prossime settimane la Commissione presenterà una strategia per ridurre definitivamente la dipendenza dell'Europa dalle importazioni di combustibili fossili russi entro il 2027.
Tuttavia, poiché gli Stati Uniti sono già il principale fornitore di gas naturale liquefatto (Gnl) dell'Ue e Trump sta cercando di incrementare le esportazioni, si teme che l'Europa possa continuare a dipendere dalle importazioni di combustibili fossili, solo da un'altra fonte.
Hoekstra ha detto che l'Ue "raddoppierà" la diffusione delle energie rinnovabili e l'infrastruttura della rete elettrica. "Saremo molto determinati nell'assicurarci di migliorare la nostra autonomia e diminuire le nostre dipendenze", ha dichiarato.
Qualsiasi soluzione alla crisi climatica globale richiederà anche uno stretto impegno con la Cina, il più grande emettitore di gas serra al mondo, ha detto Hoekstra, sottolineando che non è possibile alcuna soluzione "se loro non stanno al gioco".
"Quindi continueremo a impegnarci con loro", ha detto Hoekstra. "E continueremo anche a chiedere loro di più e non di meno".