Il piano di Atene per adeguarsi a estati sempre più calde

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Di Jeremy Wilks
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La capitale greca ha adottato un piano d'azione per ripensare la città e sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi per la salute dovuti al caldo

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Atene è una delle città più densamente costruite d'Europa, e anche la più calda. Elissavet Bargiani, funzionaria che si occupa dei rischi legati al caldo, sostiene che le prospettive sono pessime. "Le proiezioni per i prossimi decenni sono drammatiche - dice Bargianni -. In estate ci troveremo in condizioni di caldo costante. Dobbiamo adattare il nostro stile di vita a questo caldo".

Atene ha adottato un piano d'azione per ripensare la città e sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi per la salute dovuti al caldo. Tra le iniziative c'è un'app per smartphone che mostra il percorso più fresco per spostarsi da un punto all'altro della città.

"L'app mostra il percorso per arrivare a destinazione in base alle strade più fresche - dice Bargianni -. L'algoritmo calcola la temperatura in base ai dati satellitari, e calcola anche la densità degli alberi lungo il percorso".

L'amministrazione locale ha creato dieci giardini tascabili in terreni abbandonati. "In questi posti non c'erano alberi, né vegetazione, né irrigazione - dice Bargianni -. Ora sono luoghi di refrigerio. Uno di questi è in uno dei quartieri più caldi della città: se si misura la temperatura sotto gli alberi e sull'asfalto, si noterà una differenza di almeno due gradi Celsius".

L'effetto rinfrescante del verde è fondamentale, visto che le temperature estive di Atene sono già aumentate in media di 1,9 gradi negli ultimi 30 anni. E secondo il meteorologo Pannos Giannopoulos non è ancora finita. "Credo che gli studi sul cambiamento climatico mostrino che il clima in Grecia diventerà più caldo - dice Giannopoulos - con estati più calde ma anche inverni meno freddi e meno piogge nella maggior parte delle aree del Paese".

Assicurare l'approvvigionamento idrico è la prossima sfida. Per farlo Atene è pronta a servirsi di un acquedotto di epoca romana, ristrutturato da Kostas Gerolimatos. "Potrebbe portare in periferia 50.000 metri cubi di acqua freatica all'anno. Acqua che attualmente finisce in mare - dice Gerolimatos -. L'acquedotto è ancora in funzione: vogliamo prendere quest'acqua e distribuirla tra i residenti per l'uso quotidiano".

L'obiettivo a lungo termine è trasformare il 30% di Atene in uno spazio verde. "Non succederà domani - dice Bargianni -. Ma sarà una città morta se non faremo qualcosa del genere nei prossimi anni. E credo che lo faremo".

Il giugno più caldo mai registrato

Secondo i dati più recenti del Servizio per i cambiamenti climatici di Copernicus lo scorso giugno è stato il più caldo mai registrato in gran parte del pianeta. A livello globale le temperature sono state superiori di oltre 0,5 gradi Celsius rispetto alla media 1991-2020.

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Lo scorso giugno è stato il più caldo mai registrato in Irlanda, Regno Unito, Belgio e Paesi BassiEuronews

La mappa delle anomalie europee mostra che Irlanda, Regno Unito, Belgio e Paesi Bassi hanno avuto il giugno più caldo mai registrato. Ha fatto invece più freddo della media in Turchia, Grecia, parti dei Balcani e Russia. Uno dei principali fattori di questa caldo record è che la superficie del mare è più calda.

Le temperature superficiali del mare sono state eccezionalmente elevate nell'Atlantico settentrionale, con picchi estremi intorno alle isole britanniche. L'acqua ha raggiunto un picco di cinque gradi sopra la media al largo dell'Irlanda occidentale, con temperature che normalmente ci si aspetterebbe alla fine dell'estate. 

A rendere le acque più calde potrebbero avere contribuito la diminuzione dei venti, un minore inquinamento da particelle - a differenza dell'anidride carbonica e del metano, che assorbono la luce solare e causano il riscaldamento, gli aerosol riflettono la luce solare nello spazio, con un effetto di raffreddamento - e gli effetti del cambiamento climatico.

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