Il cambiamento climatico potrebbe influire sulla moda stagionale? Il sogno dei saldi "ritardati"

Summer fashion sales could start later due to climate change.
Summer fashion sales could start later due to climate change. Diritti d'autore Canva
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Di Euronews Green - Edizione italiana: Cristiano Tassinari
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Il tempo imprevedibile sta costringendo i rivenditori di moda a cambiare rotta e a produrre un abbigliamento più "light". i cambiamenti climatici stanno rivoluzionando anche il modo di fare shopping: se c'è il sole, vanno tutti nei negozi, ma se piove, tutti acquistano online...

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Inverni caldi, forti piogge e siccità: in tutta Europa, il clima diventa ogni mese meno prevedibile, con conseguenze disastrose per la salute e la sicurezza alimentare.

Mentre questa tendenza continua incessante, i suoi impatti stanno prepotentemente entrando in altri aspetti della nostra vita quotidiana.

La moda è un settore, infatti, che sta risentendo degli effetti del cambiamento dei modelli meteorologici.

Poiché gli acquirenti passano indifferentemente dai cappotti invernali alle magliette estive, il loro comportamento sta diventando sempre più difficile da prevedere. Le stagioni, un tempo chiaramente definite, non sono più scolpite nella pietra. Nemmeno nella moda.

Ciò rende più difficile per i rivenditori determinare cosa vendere e quando.

In che modo il cambiamento climatico sta influenzando la moda?

Lo scorso inverno è stato il secondo più caldo d'Europa. Mentre alcune aree, comprese parti della Spagna e della Francia, vivono situazioni di forte siccità, altre stanno affrontando forti piogge e autentiche alluvioni (come l'Emilia-Romagna, in questi giorni).

In Italia, ad esempio, questo sta influenzando le vendite di abbigliamento estivo. In risposta, i rivenditori di moda OVS e Pianoforte Holding sperano di ritardare i loro sconti estivi: non più inizio luglio, ma fine agosto, se un giorno sarà possibile...

La stagione dei saldi, in realtà, in Italia è decisa dalle autorità regionali e, di solito, si apre all'inizio di luglio. Allo stesso modo, in Francia le date di vendita sono stabilite dal Prefetto e iniziano alla fine di giugno.

I rivenditori italiani sperano di posticipare la stagione dei saldi estivi fino a metà luglio. "Ma sarebbe meglio la seconda metà di agosto", fanno sapere alcuni commercianti.

Man mano che le estati diventano più lunghe e più calde, "allungare" i saldi potrebbe diventare una tendenza in tutta Europa.

Il clima estremo potrebbe frenare il fast fashion?

Di fronte a condizioni meteorologiche imprevedibili, gli acquirenti potrebbero essere più propensi a investire in abbigliamento più versatile, utile - come si suol dire - "per tutte le stagioni".

Ciò potrebbe costringere i rivenditori di fast fashion ad abbandonare il loro modello stagionale, in continua evoluzione.
L'abbigliamento trans-stagionale e adattabile al calore, con attrattiva per tutto l'anno, potrebbe diventare più comune, riducendo gli sprechi tessili, sia dal lato del consumatore che da quello del rivenditore.
Di fatto, un abbigliamento più leggero tutto l'anno. A scapito di cappotti pesanti, ormai troppo "caldi".

I sistemi avanzati di analisi dei dati, che tengono conto dei modelli meteorologici emergenti, potrebbero anche aiutare i rivenditori a ridurre le scorte "morte", oppure potrebbero essere utilizzati per aiutare l'altrimenti ormai insostenibile modello fast-fashion a rimanere a galla.

Quanto influiscono le condizioni meteorologiche sulle vendite di abbigliamento?

Le differenze di temperatura possono ridurre le vendite di abbigliamento femminile di 11 milioni di sterline (12,7 milioni di euro) per ogni grado di temperatura in più rispetto all'anno precedente: lo afferma, senza timore di essere smentito, il sempre valido rapporto "Weather to Shop", datato 2018, del Met Office del Regno Unito e del British Retail Consortium.

Il tempo metereologico, del resto, ha un impatto importante sul numero... dei passi.
I dati della società di marketing svedese Tradedoubler mostrano che le vendite online diminuiscono con il tempo soleggiato, poiché le persone preferiscono andare nei negozi "fisici", mentre è altrettanto vero il contrario, con tempo piovoso. Tutti attaccati allo smartphone...

Catena di approvvigionamento in difficoltà

Le condizioni meteorologiche estreme stanno influenzando l'intera catena di approvvigionamento globale.
Le devastanti inondazioni dello scorso anno in Pakistan hanno colpito 33 milioni di persone e circa il 40% della produzione annuale di cotone del Paese, secondo i dati del governo pakistano.

Il clima imprevedibile sta influenzando anche le catene di approvvigionamento in Cina, India, Brasile e altri Paesi molto importanti (e molto utilizzati, in Occidente) per il confezionamento dei capi di abbigliamento e degli accessori.

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