Forse l'acronimo Pfas non vi fa venire in mente nulla di particolare, eppure lo incontriamo nella quotidianità . Si tratta di quelle che vengono definite "sostanze chimiche per sempre", una famiglia di migliaia di sostanze chimiche presenti in oggetti di uso comune come gli imballaggi alimentari. Sono presenti nel nostro corpo e in natura.
Recentemente, 9 ong europee hanno analizzato una quarantina di imballaggi alimentari venduti nell'Unione Europea. Una trentina di questi imballaggi erano stati trattati con Pfas , impiegati per le loro proprietà impermeabilizzanti.
Francois Veillerette , portavoce della ONG Generations Futures spiega i motivi dell'utilizzo massiccio:
"Gli imballaggi di carta o cartone, cono trattati con antigrasso o antimacchia, per evitare che si formi un alone di grasso sul sacchetto di patatine, ad esempio, o per evitare di sporcarsi le dita. Quindi hanno un vantaggio limitato rispetto a un possibile rischio di contaminazione del consumatore".
Il dibattito
Il potenziale nocivo di queste sostanze è attualmente al vaglio dalla comunità scientifica. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare prende sul serio il rischio. In 10 anni, ha diviso la dose tollerabile (valore tossicologico di riferimento) di Pfas per 1700, come hanno spiegato questi ricercatori a Euronews
Ma non è tutto, come aggiunge il collega Hervè Robert:
"Abbiamo casi di comparsa di tumori, di effetti sulla tiroide e di effetti che indeboliscono il sistema immunitario. Pensiamo addirittura che durante le recenti campagne di vaccinazione, gli effetti avrebbero potuto essere ridotti se fossimo stati esposti a questo tipo di composto"
I produttori contattati non hanno risposto alle nostre richieste di intervista, ad eccezione di Tetra Pak, leader mondiale nella progettazione di imballaggi per alimenti, che ha intensificato gli sforzi per produrre prodotti più rispettosi dell'ambiente:
L'azienda si è impegnata a eliminare gradualmente i Pfas "nel prossimo futuro". Altri produttori di imballaggi potrebbero essere obbligati a farlo per legge nel prossimo decennio.
La Commissione europea ha annunciato a fine di aprile che sta valutando la possibilità di vietare gradualmente alcuni usi dei Pfas nell'ambito di un'importante revisione della legislazione sulle sostanze chimiche attualmente in fase di negoziazione tra Bruxelles e gli Stati membri.