In che modo le api ci aiutano a monitorare l'inquinamento atmosferico?

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Di Giorgia Orlandi
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Dal 2018 i carabinieri di Roma, in collaborazione con la #Federazione Apicoltori Italiani, utilizzano una colonia di api per raccogliere informazioni approfondite sui livelli di inquinamento atmosferico

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Dal 2018 i Carabinieri si prendono cura delle api che vivono sul tetto della loro centrale nel centro di Roma: le api vengono utilizzate come sentinelle per valutare meglio la salute del nostro ambiente. Il progetto ha fornito informazioni approfondite sui livelli di inquinamento atmosferico in aree più ampie rispetto alle normali attività di monitoraggio. La Federazione Apicoltori Italiani, che gestisce le attività di apicoltura urbana nella capitale italiana, ha preso parte al caso di studio.

Roma è diventata una città pioniera in Europa per quanto riguarda l'allevamento di colonie di api nelle aree urbane. Ma perché scegliere di realizzare questo progetto in una città?"Le città sono ricche di biodiversità vegetale - dice Raffaele Cirone, presidente della Federazione Apicoltori Italiani -. Le aree verdi urbani sono densamente popolate di vegetali di interesse apistico. Il polline che viene dai fiori di una città come Roma ci dice che è una miniera a cielo aperto di fioriture".

L'Arma dei Carabinieri ha recentemente investito 500.000 euro per estendere al resto del Paese l'uso dell'apicoltura per monitorare l'inquinamento urbano. Si ritiene che quello che hanno creato sia un modello che potrebbe essere esportato e replicato in altri Paesi europei.

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