Dalla panetteria alla regata piu' difficile del mondo

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Di Euronews
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Un giovane svizzero campione dei mari

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Una profonda passione per l’avventura e gli sport estremi hanno codotto la famiglia Cornu a credere in Alan Roura, lo skipper piu’ giovane che si è iscritto alla gara Vendée Globe, detta anche l’Everest del mare, una regata velica intorno al mondo senza fermate o assistenza.

“E’ una storia di opportunità e coincidenze”, spiega Cyril Cornu. “Ho sempre seguito la Vendée Globe negli anni. Quando ho saputo che un giovane svizzero stava progettando di affrontare questa sfida incredibile e cercava uno sponsor, ho pensato che sarebbe stata un’esperienza straordinaria per una piccola azienda come la mia associarsi a un progetto ambizioso come questo.”


La Fabrique Cornu

Cyril Cornu è modesto. La sua ‘piccola azienda’, La Fabrique Cornu è di fatto uno dei piu’ innovativi pastifici della Svizzera romanda e il suo nome è strettamente legato alla cittadina elvetica di Champagne dove è attivo da tre generazioni. L’eredità di questo marchio storico è raccontata all’interno della loro struttura da un museo interattivo, i laboratori gastronomici e un ristorante panoramico guidato dallo chef Frédéric Breton.

“Alan Roura era già pronto quando ci siamo incontrati. Aveva la barca, la Superbigou, la squadra e tutto era stato programmato. Aveva solo bisogno di sostegno finanziario per attuare il suo sogno”; ricorda Cyril Cornu. Dare fiducia ad Alan Roura è stata una scommessa rischiosa per l’uomo d’affari, come molti hanno osservato in relazione ad uno skipper cosi’ giovane e probabilmente senza esperienza.


La Fabrique Cornu

“All’inizio ci siamo interessati molto all’eco mediatica che avrebbe potuto portarci ma ci siamo resi conto presto che la sponsorizzazione di Alan Roura avrebbe avuto un effetto positivo ben più ampio. Molte persone ci hanno poi ringraziato per aver creduto in questo giovane e impavido navigatore sul quale gli alri non avevano puntato”.

Le Fabrique ha seguito passo dopo passo le prestazioni di navigazione di 105 giorni di Alan Roura in tutto il mondo. “Ha riunito tutta la squadra attorno ad un progetto e un sogno comuni, mentre seguivamo la gara in televisione a volte eravamo posseduti da impazienza e eccitazione. L’atmosfera era davvero unica, ed è stata veramente un’esperienza arricchente resa possibile solo grazie la sponsorizzazione “ conclude Cyril Cornu.

Per saperne di piu’ di questa straordinaria esperienza potete leggere l’intervista esclusiva ad Alan Roura su Living It.

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