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FKA Twigs e Shia LaBeouf si accordano per risolvere la causa per violenza sessuale

FKA Twigs ha accusato Shia Labeouf di percosse e aggressioni sessuali durante la loro relazione del 2018-2019
FKA Twigs ha accusato Shia Labeouf di percosse e aggressioni sessuali durante la loro relazione del 2018-2019 Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Sarah Miansoni
Pubblicato il
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La cantante inglese aveva accusato l'attore americano di "abusi incessanti" in una causa intentata nel 2020

Dopo anni di battaglie legali, FKA Twigs e Shia LaBeouf hanno chiuso la loro controversa vicenda giudiziaria con un accordo extragiudiziale. La cantautrice britannica, 37 anni, ha archiviato lunedì la causa intentata nel 2020 contro l’ex compagno, accusato di abusi sessuali, aggressione fisica e violenza psicologica.

La notizia è stata ufficializzata in una dichiarazione congiunta diffusa martedì dagli avvocati di entrambe le parti: “Impegnati a forgiare un percorso costruttivo, abbiamo concordato di risolvere il nostro caso in via extragiudiziale. Ci auguriamo reciprocamente felicità personale, successo professionale e pace per il futuro”.

La richiesta di archiviazione è stata presentata con pregiudizio presso la Corte Superiore di Los Angeles, il che significa che FKA Twigs non potrà ripresentare le accuse in futuro. I dettagli dell’accordo rimangono riservati.

Un'accusa pubblica senza precedenti

FKA Twigs, nome d’arte di Tahliah Debrett Barnett, aveva denunciato LaBeouf nel dicembre 2020, descrivendo la relazione avuta con l’attore tra il 2018 e il 2019 come un "incubo di abusi fisici, psicologici e sessuali".

Nella denuncia, la cantante sosteneva che LaBeouf l’avesse isolata da amici e familiari, aggredita verbalmente in modo continuo, e persino strangolata durante un episodio di violenza fisica. Inoltre, LaBeouf è stato accusato di averle trasmesso consapevolmente una malattia sessualmente trasmissibile.

“Shia LaBeouf fa del male alle donne. Le usa, le maltratta fisicamente e mentalmente”, si leggeva nei documenti depositati in tribunale.

FKA Twigs, secondo da sinistra, e Shia LaBeouf, secondo da destra, alla prima 2019 di "Honey Boy."
FKA Twigs, secondo da sinistra, e Shia LaBeouf, secondo da destra, alla prima 2019 di "Honey Boy." AP Photo

La reazione di LaBeouf e le fasi del processo

Poco dopo la denuncia, LaBeouf ha ammesso pubblicamente i propri problemi: “Per anni ho abusato di me stesso e di tutti coloro che mi circondavano. Mi vergogno di questa storia e mi dispiace per coloro che ho ferito”, aveva scritto in una e-mail al New York Times.

Tuttavia, in sede legale l’attore ha negato ogni responsabilità, contestando anche la richiesta danni da 10 milioni di dollari avanzata dalla cantante, definita dal suo team legale “sproporzionata”.

Il procedimento era inizialmente destinato ad andare a processo nel 2024, ma era stato rinviato a settembre 2025. La conclusione extragiudiziale chiude ora un capitolo mediatico e giudiziario che ha avuto forte eco nel movimento #MeToo e ha aperto il dibattito sugli abusi nelle relazioni intime.

Risorse addizionali per questo articolo • AP

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