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Orsetto dell’orrore in California, arrestato un 23enne

Non è divertente: Un'opera d'arte di orsacchiotto realizzata con finta pelle umana provoca il panico e l'arresto di un serial killer in California
Non è divertente: Un'opera d'arte di orsacchiotto realizzata con finta pelle umana provoca il panico e l'arresto di un serial killer in California Diritti d'autore  Canva
Diritti d'autore Canva
Di David Mouriquand
Pubblicato il
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Un orsacchiotto fatto di finta pelle umana ha scatenato il panico in California, facendo temere ai residenti che un serial killer fosse a piede libero. In realtà, l'orsacchiotto è un'opera d'arte in stile "Il silenzio degli innocenti"

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Sembrava l’opera di un serial killer, ma era una opera d'arte horror acquistata online. Un orsacchiotto descritto da molti come “fatto di pelle umana” ha terrorizzato domenica gli abitanti di Victorville, città a circa 130 km da Los Angeles, in California.

Il macabro oggetto è stato trovato seduto sul marciapiede davanti a una stazione di servizio. Il realismo disturbante ha spinto un passante a chiamare le autorità, convinto di trovarsi di fronte a un possibile reperto umano. È subito partita un’indagine della polizia e un esame forense per stabilire l'origine dell’oggetto.

Il giorno dopo, l’ufficio dello sceriffo della contea di San Bernardino ha rassicurato la popolazione: il teddy bear non era composto da materiali organici, ma era frutto di uno “scherzo” mal riuscito.

Un giovane di 23 anni, Hector Corona Villanueva, è stato arrestato con l'accusa di aver causato un’allerta ingiustificata. Secondo le autorità, il gesto ha mobilitato inutilmente risorse d’emergenza e “potenzialmente messo a rischio il pubblico”.

Ma la vicenda ha preso una piega ancora più surreale quando Robert Kelly, artista della Carolina del Sud specializzato in opere horror per mostre e film, ha rivendicato la paternità dell’orsetto. Le sue creazioni sono vendute su Etsy e riconoscibili per l’estetica “gore”.

"La gente mi ha inviato l’articolo, e appena l’ho visto ho capito: era proprio l’orso che avevo spedito la settimana scorsa", ha raccontato a People. Kelly ha però smentito ogni coinvolgimento nello “scherzo”: "Non ero a conoscenza delle intenzioni dell’acquirente", ha scritto su Facebook.

Le indagini per chiarire chi abbia abbandonato l’oggetto in quel luogo continuano. Lo sceriffo ha ribadito che “azioni del genere non fanno ridere” e che “interferiscono con i reali interventi d’urgenza”

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