In occasione del 20esimo anniversario di "The Gates", l'iconica installazione di Christo e Jeanne-Claude a Central Park di New York, una serie di eventi ed esperienze tecnologiche riportano in vita la celebre opera per una nuova generazione
Nel febbraio 2005, Central Park si è trasformato in un paese delle meraviglie di colore arancione: 7.503 cancelli con pannelli di tessuto scorrevoli hanno costeggiato i camminamenti del parco.
L'installazione, che si estendeva per 37 chilometri, ha attirato circa quattro milioni di visitatori. All'epoca i critici avevano opinioni contrastanti sull'opera: alcuni la consideravano una "trovata visiva", mentre altri la vedevano come un omaggio al design storico del parco. Nonostante ciò, "The Gates" è diventato un momento iconico nella storia dell'arte della città.
A Central Park, i visitatori possono ora entrare in un'esperienza interattiva di realtà aumentata (AR) che permette loro di rivivere la sensazione di camminare sotto i pannelli di tessuto arancione. Disponibile attraverso l'applicazione Bloomberg Connects, questo viaggio immersivo in AR - sviluppato dalla Fondazione Christo e Jeanne-Claude, da Dirt Empire e da Superbright - consente agli utenti di vedere repliche digitali dei cancelli in tempo reale, sincronizzate con l'ambiente circostante. Gli utenti possono scansionare i cartelli lungo i percorsi segnalati per sbloccare contenuti su "The Gates" e sul viaggio degli artisti.
Igal Nassima, fondatore dei Superbright Studios, spiega la magia dell'esperienza: "Quando c'è il sole, il tessuto appare luminoso e incandescente, adattandosi alla direzione della luce solare in base alla posizione nel parco. Questo fa sì che le Porte digitali siano più in sintonia con l'ambiente reale".
La componente interattiva sottolinea l'obiettivo originario degli artisti di garantire che le loro opere non vengano mai "rifatte" o ricostruite in modo permanente. "Christo e Jeanne-Claude non hanno mai voluto che i loro progetti venissero rifatti", spiega Vladimir Yavachev, direttore operativo della fondazione. "Potete rivederlo con i vostri telefoni".
Oltre al parco stesso, al The Shed di Manhattan, la mostra "Christo and Jeanne-Claude: The Gates and Unrealized Projects for New York City" esplora l'eredità degli artisti attraverso disegni, modelli e un modello in scala di Central Park. La mostra mette in luce anche altre 13 proposte non realizzate per la città di New York degli anni Sessanta, facendo luce sull'ambiziosa visione del duo e sul suo profondo legame con la città.
Patricia E. Harris di Bloomberg Philanthropies riflette sull'impatto duraturo di "The Gates", osservando che: "È stato un lavoro d'amore per gli artisti e ora, 20 anni dopo, abbiamo l'opportunità di usare la tecnologia per connettere il pubblico con l'opera d'arte e celebrare il suo spirito collaborativo con una nuova generazione".
Pascal Roulin, curatore della mostra, sottolinea l'obiettivo di raggiungere un nuovo pubblico: "Stiamo presentando la storia a una nuova generazione che non era a New York nel 2005 e che potrebbe non avere idea di quanto sia accaduto".
Christo e Jeanne-Claude sono famosi per le loro monumentali installazioni d'arte temporanee che hanno trasformato punti di riferimento iconici. Tra le altre loro opere famose ricordiamo "Wrapped Reichstag" (1995), che ha avvolto il Parlamento di Berlino in un tessuto scintillante, e l'opera postuma "L'Arc de Triomphe, Wrapped" (2021), che ha visto lo storico monumento avvolto in 25 mila metri quadrati di materiale.
La commemorazione di "The Gates" si svolgerà a Manhattan dal 12 febbraio al 23 marzo.